davide ciavattella

Davide Ciavattella e la creatività nel piatto

Lo chef del ristorante La Zagara mette insieme tradizione e innovazione. Originario di Pescara, ha l’isola di Capri nel cuore

La tradizione è sempre lì. È come un faro che illumina i fornelli della sua accogliente cucina. Ma Davide Ciavattella è un artista del gusto. E in quanto tale ama sempre metterci del suo, rivisitando in chiave moderna quei piatti che, da queste parti, profumano di mare e di storia. Classe 1988, originario di Pescara, Davide Ciavattella è lo chef del ristorante La Zagara di Anacapri. I sapori che allietano le serate di chi ama cenare sotto un cielo di stelle e di limoni, nel cuore del comune di sopra, portano esclusivamente la sua firma.

Dall’Adriatico al Tirreno

Davide Ciavattella arriva da Pescara. Fu proprio nella città abruzzese che cominciò a muovere i primi passi in cucina, tra il diploma all’istituto alberghiero e le avventure iniziali sul campo. Poi, ancora molto giovane, la scelta di partire per la Toscana, dove ebbe modo di maturare una certa esperienza in un ristorante che, tra le altre cose, poteva vantare una stella Michelin. Infine, grazie ai consigli e alle dritte di un amico pasticcere, la decisione di approdare nell’isola simbolo dell’accoglienza e dell’eccellenza: Capri. «Per me è sempre stato un sogno lavorare qui. E alla fine ce l’ho fatta. Nel 2013 sono così entrato al Capri Palace. Per me è stata un’esperienza importantissima, posso dire di essere cresciuto lì. Inoltre, in quell’albergo ho conosciuto la ragazza che sarebbe poi diventata mia moglie, Serena» racconta Davide Ciavattella.

L’arrivo a La Zagara

Ciavattella è un giovane padre. Impossibile, ormai, fare la vita di una volta. E cioè passare l’estate sull’isola di Capri e l’inverno in un’altra struttura di alto livello, come in quel di Zermatt, in Svizzera, all’ombra del Cervino. «Avevo bisogno di maggiore stabilità, di rimanere sempre qui, quindi decisi di cambiare. Valutai diverse proposte e, alla fine, nel 2019, scelsi di andare a lavorare per La Zagara, faceva proprio al caso mio. La proprietà è giovane e lungimirante e le prospettive di crescita mi sono subito sembrate ottime» spiega lo chef. Davvero il massimo per uno come Ciavattella, abile ai fornelli e mente che brulica di nuove idee. Perché la Zagara, di proprietà dei fratelli Pollio, è uno dei ristoranti più rinomati dell’isola di Capri. Si sviluppa, infatti, nel centro di Anacapri, all’interno di uno splendido boutique hotel, Casa Mariantonia, e nel perimetro di un incantevole giardino, colorato dal verde e dal giallo di uno storico limoneto.

La cucina di Ciavattella

Lo chef di Pescara, ma ormai anacaprese d’azione, ha studiato a fondo la cucina e le tradizioni del luogo. E i suoi piatti ne sono una prova. «Nel corso del mio primo anno a La Zagara ho iniziato con il proporre una cucina semplice e sempre legata alla tradizione. Poi, pian piano, ho cominciato a sbilanciarmi, ad alzare l’asticella. La tradizione rimane ma è rivisitata in chiave moderna. Utilizzo naturalmente i prodotti del posto, a cominciare dal pescato che è locale, e ho inoltre inserito nel menù alcuni piatti che non si trovano tra quelli più classici» spiega Davide Ciavattella. Uno dei suoi cavalli di battaglia? Sicuramente le linguine alla Nerano con tartare di gamberi rossi al limone. «Si tratta del piatto più venduto, non potrò mai toglierlo dal menù. Così come lo spaghetto con cacio, pepe e ricci di mare. Anche questo è molto apprezzato», dice lo chef. Idee e tanta creatività che fanno de La Zagara un ristorante di eccellenza. Un progetto in continua espansione, con tanto di wine bar annesso che conta, tra l’altro, un qualcosa come seicento referenze. Un trionfo di saperi e sapori che trae ogni giorno ispirazione dalle meraviglie di un’isola che non smette mai di far innamorare il mondo intero.

Dario Budroni