Un amore per l’isola di Capri e un coraggio creativo sono gli elementi che caratterizzano la centenne, stilista e opinion
Nata nella Prussia del 1920, Sonja de Lennart si distingue per una straordinaria propensione a un’autonomia di scelta, oltre a distinguersi per l’atletica, il nuoto, la danza e il teatro. Contro la volontà del padre, sindaco e industriale, studia design e, minacciata di venir diseredata, in gran segreto si iscrive nell’ordine: all’Erich Boehm e all’Herman Palm Atelier di Berlino dove impara sartoria e modisteria. Tra i cappelli eleganti e gli abiti da sera, il suo genio creativo in breve si trasforma in una laurea in ingegneria tessile. Dopo la Seconda guerra mondiale, una sorprendente maestria artigiana la introduce nella prestigiosa Handwerksrolle della Camera di commercio tedesca: sarà lei a ripristinare il dissesto finanziario che il regime, nel frattempo, ha imposto alla sua famiglia. Un suo abito, da lei stessa dipinto a mano, viene mostrato nell’angolo dello stand fieristico di M. Ponater, consulente della Taylor Guild. Siamo a Monaco ed è qui che inizia la produzione e la distribuzione delle sue creazioni. In un successo imponente che rende la domanda da parte del pubblico sempre più pressante, Sonja de Lennart crea una linea di design che comprende una gonna ampia, una cintura alta, una camicetta e un cappello: sarà nota come Collezione Capri. Nome scelto grazie una popolare canzone amata dalla sua famiglia che dall’ America gliene invia una registrazione: il titolo è “Isola di Capri” e ha il ritmo di un tango fox trot.
I Capri pants
Nel 1948 le donne da anni indossavano pantaloni larghi e maschili da cui la stilista declina una versione più corta e dai volumi più asciutti. Nascono i Capri pants, sexy e a tre quarti, scendono sulla gamba coprendo poco più del ginocchio, hanno l’eleganza disinvolta in cui l’emancipazione femminile del dopoguerra sembra davvero riconoscersi. Spacco corto sul lato esterno della gamba, i classici Capri dalla linea essenziale, verranno progettati in lunghezze specifiche per abbigliamento sia invernale sia estivo. Un successo irrituale che miete consensi e influenza un’intera generazione di designer. Nessuna collezione, in seguito, verrà più proposta senza almeno un riferimento ai Capri pants.
Alla conquista delle star
Audrey Hepburn li indossava nel film Sabrina, così come Katharine Hepburn e altre icone del calibro di Ava Gardner. Da Elizabeth Taylor a Jacqueline Kennedy e da Gina Lollobrigida a Marilyn Monroe ne fecero emblema di trasgressione e glamour. Ma anche le dark lady dei più esistenzialisti bar dei quartieri di Parigi, con dolcevita nero ballerine e pants, consegnano negli anni uno spaccato che rimbalza sulle foto della first lady Jackie Kennedy, immortalata dai paparazzi nel 1971 proprio sull’isola di Capri, t-shirt nera e occhiali da sole scuri su immancabili, immortali e candidi Capri pants.
Anna Maria Turra
Foto: BrauerPhotos