calzolaio capri
BMRFEY Shoemaker workshop, Capri, Italy

Sandali Capresi, un must have tra storia e attualità

Una moda lanciata, se così si può dire, dall’Imperatore Tiberio che li indossava nel 42 a.C fino al 37 d.C.

Da secoli le strade dell’isola sono state calcate dai sandali capresi. Confermandosi nella storia i sandali delle star, furono proprio i vip che tra Positano e Capri rilanciarono questo accessorio moda che gli artigiani non avevano mai smesso di produrre. La direttrice di Vogue America, Diana Vreeland, negli anni Quaranta notando questi calzari negli affreschi di Pompei, ne intuì le potenzialità in termini di tendenza moda poi, recatasi nella Costiera amalfitana, si rese immediatamente conto di quanto la creatività locale fosse fertile. 

Sandali da tempi antichi

Probabilmente circa 3500 anni fa furono gli Egizi a utilizzare le prime infradito; con suola in cuoio o papiro intrecciato venivano considerati uno status symbol, indossati unicamente da sacerdoti e faraoni. Nell’Antica Grecia erano le calzature utilizzate dalle donne, mentre i Romani inizialmente li portavano solo all’interno delle loro case. Fu con la salita al potere dell’imperatore Caligola – che pare li indossasse fin da bambino – che l’uso dei sandali si diffuse; le imperatrici romane indossarono i primi sandali-gioiello con cinturini tempestati da pietre preziose e suole in oro. 

Il sandalo Capri dall’imperatore Tiberio ai giorni nostri

Simbolo di stile ed esclusività, divenne un oggetto irrinunciabile. Realizzandoli con abilità e gusto, anche sotto gli occhi di curiosi e turisti, gli artigiani locali confezionano sandali che sono diventati da tempo un emblema del Made in Italy. Creati fra Capri e Sorrento da aziende che mantengono la lavorazione artigianale, sono stati negli anni Cinquanta e Sessanta, e lo sono tutt’ora, ambiti accessori estivi.  Ci sono alcuni esempi storicie intramontabili nel panorama degli artigiani, come quello di Paola Fiorenza che da oltre sessant’anni realizza celebri calzature, proponendo un sandalo-gioiello-infradito, capace di condensare nel gusto e nelle forme, glamour e storia. Un altro esempio è quello di Corcione che dal 1925 studia collezioni di sandali dal design ricercato di estrema attenzione ai particolari.  Nella boutique di via Camerelle di Amedeo Canfora misero letteralmente piede vere e proprie celebrità, da Soraya a Grace Kelly a Jackie Kennedy per la quale venne realizzato un sandalo esclusivo, il “modello K”. Cuccurullo Capri Sandals, infine, realizza dal 1950 modelli per donna, uomo e bambino che possono essere personalizzati scegliendo colori, altezza e foggia del tacco, così come Antonio Viva con la sua bottega anacaprese storica dalla quale ogni giorno escono pezzi unici ed esclusivi. 

Dai tradizionali flat ai preziosi Swarovski

Il lavoro degli artigiani capresi e più in generale del golfo di Sorrento, – luogo dalla tradizione calzaturiera – si è nel corso degli anni evoluto sulla base delle richieste del mercato, delle mode, degli stili e delle posture. Così, se la tradizione li vuole flat, è oggi possibile trovarli con qualche centimetro di tacco o con zeppe di diversa altezza o arricchiti da pietre dure, perle e da Swarovski che, incastonati in ogni modello, lo rendono estremamente riconoscibile. Intramontabile l’isola di Capri per la sua bellezza selvaggia, per la sua storia ma anche per come è riuscita ad adattarsi a tempi dettando modi e costumi. Grazie al lavoro di uomini e donne, di famiglie intere che non hanno abbandonato la tradizione artigianale custodendo nelle loro mani lo spirito di anni di lavoro e i segreti di un’arte da tramandare e mantenere viva.

Anna Maria Turra