Tra culto, storia e tradizione alla scoperta di quella che fu la prima parrocchia del cuore di Capri
Un tesoro riscoperto è ciò che rappresenta per la comunità, la piccola chiesa di Sant’Anna, custodita dal XII secolo nel centro storico dell’isola di Capri. Questo edificio sacro è uno dei più antichi della perla del Mediterraneo e racchiude da secoli le tradizioni e la storia dei suoi abitanti.
La storia della parrocchia
La costruzione della chiesa di Sant’Anna, situata nel borgo medioevale, risale intorno al XII secolo. Fino al 1595, questo piccolo edificio religioso rappresentò la prima e unica parrocchia dell’isola azzurra. Quella che un tempo era un edificio intitolato a San Pietro e Paolo a Carcara e, più tardi, a Santa Maria delle Grazie, è poi divenuto un luogo sacro dove gli abitanti celebravano la protettrice delle partorienti. Si ritiene, infatti, che la chiesa prese il nome di Sant’Anna per la presenza di un magnifico dipinto su tela che la raffigurava, e per l’abitudine della comunità isolana di quell’epoca, di svolgere proprio in quel piccolo monumento la celebrazione dei battesimi dopo quaranta giorni dalla nascita dei pargoli.
Tra arte e architettura
Il sagrato della chiesa di Sant’Anna, magnificamente circondato dalle piccole case storiche del centro, è sopraelevato su pochi gradini e anticipato da tre colonne rustiche, le quali storicamente erano state posizionate in funzione di un pergolato. L’interno dell’edificio religioso è costituto da tre navate a volta seguite da tre absidi, di cui ora ne restano solamente due. Qui sono conservati affreschi risalenti probabilmente al XIV secolo, in cui sono riprodotte figure spirituali di grande rilievo, come la Vergine Maria, il Cristo e San Tommaso d’Aquino. Nel corso degli anni, la cappella è stata coinvolta da lavori di restauro – in particolare nel Settecento – che hanno condotto alla realizzazione di un particolare pavimento maiolicato attorno all’altare. Da secoli, la chiesetta non ha mai smesso di affascinare i suoi visitatori, tanto che nel 2011, si è verificata causalmente una scoperta sensazionale: all’interno della sacrestia, l’artista Vittorio Pescatori ritrovò un affresco risalente al periodo angioino, in cui è stata rappresentata la scena della crocifissione di Cristo con la Vergine e San Giovanni Evangelista. Nel 2014, in seguito a una donazione privata, il dipinto fu coinvolto da lavori di restauro mostrando una grande somiglianza dell’opera con un altro affresco situato nella chiesa di San Giovanni del Toro a Ravello.
Come raggiungere la chiesa di Sant’Anna
È situata proprio nel cuore della cittadina del comune di Capri, a pochi passi dalla piazzetta, avvolta tra i vicoli, le case bianche, le botteghe e i palazzi sorti nei dintorni del borgo. Percorrendo via Le Botteghe e imboccando sulla sinistra via Madonna delle Grazie, ci si ritrova in un posto incantato dove tutto sembra rimasto così com’era all’epoca, e la minuta chiesa di Sant’Anna è ancora lì, da oltre nove secoli, pronta a accogliere i suoi fedeli visitatori. Attualmente l’edificio religioso, utilizzato come sede per varie iniziative di solidarietà, può essere visitato soltanto in alcuni periodi dell’anno, da luglio a settembre.
Viviana Vitale