Al via la nuova fase del sito archeologico: più interazioni e una identità visiva ispirata al mito di Ercole
Ercolano trae forza dalla sua bellezza e continua a guardare avanti. La pandemia ha messo il mondo in ginocchio ma il parco archeologico ai piedi del Vesuvio ha pensato di trasformare il delicato momento in una nuova occasione di progettualità e di lavoro condiviso verso il rilancio. Tra le tante novità degli ultimi tempi, per esempio, c’è quella di un nuovo logo che rappresenterà Ercolano e la sua storia: un nodo stilizzato che richiama quello con il quale Ercole si allacciava al collo la pelle di leone.
Un nuovo logo
Il Parco Archeologico di Ercolano, che comprende i meravigliosi resti dell’elegante cittadina romana sepolta nel corso dell’eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo, ha deciso di aprire una fase nuova basata sulla connessione e sulla partecipazione. Una fase inaugurata, tra le altre cose, con la presentazione di un logo innovativo. «Il nuovo approccio aveva bisogno anche di una rappresentazione visiva che rendesse immediatamente riconoscibili e trasmissibili i valori culturali e possibilmente li potenziasse» – spiegano dal Parco – «La scelta simbolica si è orientata verso Ercole, eroe che dà il nome alla città, con particolare riferimento a uno dei suoi attributi, il nodo con il quale si allacciava al collo la pelle del leone di Nimea, che acquisisce un senso speciale: il nodo per collegare la città antica e quella moderna, il parco e il territorio, il passato e il futuro, il mare e il Vesuvio, la ricerca e la valorizzazione. I valori di forza e di resilienza vogliono dunque interpretare il momento delicato che viviamo, offrendo un messaggio positivo di spinta verso una graduale ripartenza secondo prospettive rinnovate: tutti insieme, con il territorio, con i visitatori, i ricercatori, le istituzioni, che nei valori del Parco si riconoscono e si identificano.»
Programmazione e valorizzazione
Logo a parte, il Parco di Ercolano, di gran lunga uno dei siti archeologici più celebri al mondo, si sta concentrando su una nuova programmazione pluriennale, su nuove strategie di conservazione, tutela e valorizzazione, sull’interazione, sull’integrazione tra reale e virtuale e su una nuova identità visiva. «Il parco lavora lungo due binari: tutela e valorizzazione. In merito alla valorizzazione, abbiamo interpretato questo momento di difficoltà a causa del Covid quale occasione per costruire su basi rinnovate la ripresa degli scavi e negli scorsi mesi abbiamo lanciato un processo condiviso sulle radici identitarie del Parco Archeologico di Ercolano in parallelo ai programmi volti alla conservazione del patrimonio, alla conoscenza, ad azioni di integrazione con il territorio attraverso connessioni e reti» – spiega Francesco Sirano, direttore del Parco Archeologico di Ercolano dal 2017 – «Questo lavoro, che si è molto giovato di quanto da anni impostato dai colleghi Hcp, ci ha aiutato a costruire su solide basi la definizione di un nuovo programma pluriennale e di una nuova identità visiva ispirata ad Ercole. Il percorso proseguirà nei prossimi mesi con tante importanti novità nel segno dell’apertura e della partecipazione.»
Dario Budroni