I pini dell’isola: una guida per riconoscerli

La macchia mediterranea non ha eguali a Capri. A colpire è soprattutto la varietà di specie, come nel caso dei pini

La natura in miniatura. Ci si sente così arrivando sull’isola di Capri. Un’isola che da sola raccoglie una miriade di specie tra flora e fauna. Ogni zona ha la sua particolarità. Basti pensare ai pini per comprendere quanta ricchezza naturale è contenuta nella macchia mediterranea caprese. Si tratta di una pianta vistosa e caratteristica dell’area mediterranea. Un albero che sa come ottenere l’attenzione. Non è solo questione di forma (per altro imponente rispetto ad altre specie). I suoi connotati costringono il panorama a cedere per una volta il passo. E i pini sanno ricambiare il favore, grazie a uno spettacolo ricco di colori, con il verde va a completarsi con l’azzurro del cielo di Capri.

Le specie di pino a Capri

Potrà sembrare incredibile, ma sull’isola di Capri si possono trovare quattro tipi di questo albero sempreverde. La famiglia della Pinaceae è la stessa, ma come tale ha diverse anime che si sono nel tempo instaurate sul territorio italiano: il pino marittimo (Pinus pinaster Aiton), il pino nero (Pinus nigra J.F.Arnold), il pino d’Aleppo (Pinus halepensis) e il pino domestico (Pinus pinea). Capri da questo punto di vista è davvero un micro ecosistema naturale. E questo numero significa che la terra è in grado di accoglierle senza troppi sforzi. Le virtù sono acclarate: il clima mediterraneo; le temperature miti; e l’alternanza di venti che si spostano lungo le diverse stagioni. Sono le condizioni necessarie per questo genere di piante. I pini richiedono questo, ma lasciano che sia il tempo a farli crescere fino alle nuvole.

Il pino marittimo

Il più famoso si trova sul belvedere di Punta Tragara , illuminato di notte da un impianto di pietre fotovoltaiche inaugurato qualche anno fa dal Comune di Capri. Un progetto all’insegna della sostenibilità non poteva che partire da questo splendido pino marittimo. Si riconosce prima di tutto dalla sua corteccia, che da un colore chiaro nel corso degli anni diventa spessa e più scura, tendente al grigio. Solo nelle fessure si possono scrutare delle leggere tinte rossastre. Questi pini possono raggiungere vette importanti, fino ai 40 metri di altezza, formando una chioma a ombrello attraverso le sue foglie. Il colore verde intenso è dovuto invece ai suoi aghi raggruppati a due su ogni ciuffo.

Il pino nero

Per gli amanti delle escursioni, il Sentiero del Passetiello è il percorso ideale. È uno dei luoghi più incantevoli di tutta Capri, perché di fronte si manifesta tutta la magia della natura, con le sue conformazioni rocciose e la presenza massiccia di macchia mediterranea. Lungo la strada, dopo essersi imbattuti in un bosco fatto di lecci, e aver osservato i Faraglioni in tutta la loro magnificenza, verso l’Anginola si troveranno alcuni alberi di pino nero. Il nome dice tutto sul colore di questa pianta. È un arbusto scuro sin dalla corteccia, che può toccare i 30 metri di altezza. Si presenta con una sfumatura tra il rosso, il marrone e il grigio, ma negli anni svilupperà delle placche grigie con le fessure che assumeranno invece un colore tendente al nero. Le foglie verde scuro (sempre aghiformi) di questi pini andranno però a creare una forma conica fino alla punta. 

Il pino d’Aleppo

Raggiungendo invece la zona di Anacapri, si avrà modo invece di percorrere un altro sentiero che porterà verso i Fortini di Capri, realizzati attorno al IX secolo per impedire atti di pirateria lungo l’area dell’isola. Qui si possono trovare alcuni esemplari di pino d’Aleppo, usati all’inizio degli anni Venti come parte del processo di rimboscamento dell’isola. La corteccia è per certi versi simile a quello del pino marittimo, con le fessure rosse che circondano le placche grigie scure. I rami si formano sin dalla parte più bassa dell’albero, anche se la maggior parte di essi si estende verso i punti più alti del pino, creando un’ampia chioma fatta di foglie verdi chiare. Alcuni crescono per almeno 15 metri, anche se non mancano le eccezioni di pini che spiccano con i loro 25 metri complessivi.

Il pino domestico

Dulcis in fundo, il pino domestico, celebre anche con il nome di Pino da pinoli. È particolarmente diffuso sull’isola di Capri. La sua altezza lo precede (può raggiungere i 20 metri), ma anche la chioma si fa riconoscere con la sua forma a ombrello che si avvina molto a quella del fratello marittimo, seppur leggermente piatto. La sua corteccia è compatta, con delle lunghe fessure che si estendono attorno al busto. I colori sono quelli classici, dove il marrone scuro si alterna con delle sfumature vicino al rosso. Lo stesso vale per gli aghi, con una tonalità verde scuro e leggermente spinosi ai margini. Alcuni di questi pini possono avere un tronco lineare o leggermente curvo, e si possono trovare lungo il percorso che porterà verso la vetta del Monte Solaro

Riccardo Lo Re