tartaruga marina

Tre tartarughe riconquistano la libertà

Gli esemplari di Caretta caretta sono state rilasciate dall’Amp di Punta Campanella dopo mesi di cure e di riabilitazione

Sono tornate a casa. Di nuovo nel blu intenso del Mar Tirreno. Tre tartarughe marine sono state rilasciate nei giorni scorsi dallo staff dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, che tutela l’area del promontorio che si trova di fronte all’isola di Capri. I tre esemplari hanno riconquistato la loro libertà dopo mesi di cure presso il Turtle Point della Stazione zoologica A. Dohrn. Ribattezzate Teddy, Conrad e Lockdown, le Caretta caretta erano state recuperate nei mesi scorsi nel mare delle isole Eolie, in Sicilia, dall’associazione Filicudi Wildlife Conservation.

Di nuovo libere

Le tartarughe marine sono state rilasciate a circa dieci miglia dalla costa campana, grazie al supporto delle imbarcazioni dell’hotel San Pietro di Positano e del charter Bluevision. Presenti anche gli uomini della guardia di finanza di Salerno. Tutte e tre le Caretta caretta avevano ingerito degli ami da pesca. Operate dagli specialisti del Centro Ricerche Tartarughe Marine di Portici, dopo alcuni mesi di riabilitazione sono così potute tornare in mare, a una certa distanza dalla linea di costa per evitare il grande traffico di yacht e motoscafi che si registra in questo periodo dell’anno. Nel frattempo, il parco marino ha anche recuperato un’altra tartaruga marina, gravemente ferita, che aveva difficoltà a immergersi. «Le ferite, probabilmente dovute ad impatti con imbarcazioni, ci spingono, ancora una volta, a fare un invito a tutti i diportisti: rispettare il mare, le sue creature e la velocità consentita. Prestare, soprattutto in questo periodo, la massima attenzione a tartarughe che nuotano in superficie» spiega il presidente dell’Area Marina Protetta Punta Campanella, Lucio Cacace.

Il futuro

L’Area Marina Protetta di Punta Campanella che, grazie a un finanziamento della Regione Campania, aprirà a breve un centro di primo soccorso a Massa Lubrense, è, dunque, sempre più impegnata nella salvaguardia delle tartarughe marine. Sono già sette le Caretta caretta recuperate nel corso del 2021. Inoltre, gli operatori dell’Amp, in questo periodo, stanno anche portando avanti le attività di monitoraggio dei nidi di tartaruga. Anche per questo si cercano nuovi volontari per controllare i siti di nidificazione e facilitare quindi l’arrivo in mare delle tartarughine. E tutto questo in una delle aree più importanti in Italia per quanto riguarda la nidificazione, considerato che quest’anno, in Campania, sono stati individuati ben 48 nidi.

Dario Budroni