La campagna promossa dal Ministero della Cultura comprende tutte le aree storiche e archeologiche presenti nel nostro Paese
«E volavo volavo felice più in alto del sole ed ancora più su…Mentre il mondo pian piano spariva lontano laggiù». È questa l’impressione quando si guarda uno di questi video prodotti e realizzati dal Ministero della Cultura. 30 voli sulle bellezze d’Italia è molto più che un semplice atto di promozione territoriale. È l’omaggio che lo Stato offre alla sua lunga storia. Un viaggio, questa volta su drone, che rispecchia i valori e la cultura del Belpaese. In questi 30 salti nel vuoto si vedono tutte le bellezze italiane, dai nidi delle cicogne nel Castello di Racconigi al volo dei fenicotteri del Delta del Po, fino alla immensa testimonianza dell’impero romano sull’isola di Capri, rappresentata da Villa Jovis. Per il Ministro Franceschini è «una nuova occasione per guardare il patrimonio culturale con uno sguardo inedito. Sono sicuro che queste immagini susciteranno in tanti la voglia di conoscere e visitare questi luoghi meravigliosi che tutto il mondo ci invidia».
Lo spettacolo è davvero garantito. Non solo per ciò che viene mostrato come nel caso di questo reperto archeologico custodito con cura dall’Isola Azzurra, ma anche per l’evoluzione tecnologia che consente di osservare questi monumenti con una prospettiva diversa dal passato. L’uomo tuttavia ha sempre sognato di vedere il mondo dall’alto, come se avesse le ali con cui spiccare il volo dirigendosi in luoghi inesplorati. Qui però c’è un altro aspetto da tenere presente che è di tipo scientifico quando s’iniziò a perlustrarli dall’alto come l’esempio delle immagini del Foro Romano di fine Ottocento, riprese dal pallone aerostatico dalla Brigata Specialisti del Genio con l’archeologo Giacomo Boni al lavoro. Con gli anni questi mezzi sono cambiati, diventati sempre più piccoli e accessibili. Nils Astrologo, l’autore di questi video, non può che ringraziare di questo sviluppo tecnologico per offre allo spettatore l’occasione di volare.
«È stato un viaggio emozionante», commenta il regista «non conoscevo molti di questi luoghi e non immaginavo la potenza che queste immagini sono in grado di tramettere. Mi auguro che, anche grazie al mio lavoro, queste perle del patrimonio culturale italiano vengano apprezzate da un pubblico sempre più vasto».
Riccardo Lo Re