Al Martin Suppan Gallery una mostra dedicata all’artista austriaco che dipinse anche alcuni scorci dell’isola di Capri
Andata e ritorno. Arte e realtà. Sono termini contrapposti ma allo stesso tempo legati alla nostra esperienza. La vita di un individuo, del resto, è paragonabile a un lungo cammino dove crescere e imparare. Alfred Zoff, pittore austriaco al centro della mostra al Martin Suppan Gallery di Vienna, capì subito di voler intraprendere la carriera artista sin dalla tenera età. Anche se all’inizio la strada portava da tutt’altra parte. Con il padre medico l’autore aveva pensato all’inizio di seguire le sue orme, ma dopo l’iscrizione a medicina si accorse che era meglio seguire dei corsi specifici dedicati all’arte, come le lezioni allo State Drawing Academy a Graz con Hermann von Königsbrunn, altro grande paesaggista. Da lì Zoff non tornò più indietro e scelse di iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Vienna, dove studiò con Eduard Peithner von Lichtenfels, con cui condivise questa passione per la natura.

Verso il mare di Capri
Ma un conto è restare chiusi in uno studio. Un’altra cosa è invece prendere il volo e dirigersi verso dei luoghi sconosciuti, sospesi tra il fascino e lo stupore alla vista di alcuni panorami unici al mondo. Alfred Zoff decise di coltivare questa conoscenza divenendo un viaggiatore esteta in cerca d’ispirazione. E così cominciò il secondo capitolo di questo racconto impresso sulla tela. Una tela che, va detto, non era mai statica, ma veniva influenzata dal movimento del mare per mezzo delle sue onde. Le sue opere erano frutto di questo suo attaccamento, tanto da visitare alcuni luoghi simbolo del Mediterraneo come la Riviera ligure, la costa adriatica, fino ad arrivare proprio nel Golfo di Napoli, con scalo sull’isola di Capri. Per comprendere tutto questo è possibile visitare in questi giorni The fascination of the sea, un vero e proprio excursus sulla carriera artistica di Zoff. A Vienna ci si può davvero immergere all’interno di queste opere d’arte, cha vanno dai primi schizzi ai lavori che lo resero celebre in Austria. Lungo tutti i suoi spostamenti in giro per l’Europa era riuscito sempre a portarsi appresso i propri strumenti per dipingere in totale libertà. Anche quando la cosa sembrava impossibile, a lui bastava una piccola tela per imprimere la sua visione di quel paesaggio, per poi arricchirla una volta rientrato nel suo studio. In questo l’isola di Capri ebbe un ruolo fondamentale visto che riuscì a ritrarre alcune coste rocciose capresi con dei dettagli sopraffini, da Felsenkuste bei Capri (1896) a Die Faraglioni Delsen voe der Küste von Capri (1905).

Info utili
The fascination of the sea insegna anche come è possibile viaggiare con la sola forza della mente. Questo grazie alle nuove tecnologie messe in campo da Martin Suppan Gallery e hanno reso i confini dell’immaginazione sempre più labili. La mostra, per chi non potrà andare a Vienna, può essere visitata anche in maniera virtuale spostandosi per le varie stanze e osservando da vicino l’enorme talento di questo autore.
Riccardo Lo Re
Credits: Costantino Esposito