Un set cinematografico vivente a pochi passi da Marina Grande. Ed è davvero a portata di mano
Davvero si può vivere come in un grande film hollywoodiano? La risposta è sì. L’isola di Capri da questo punto di vista offre qualunque occasione per essere dei grandi divi, ma ce n’è una in particolare che rispecchia quell’immaginario raccolto su pellicola. Un posto che è rimasto impresso nella storia del cinema grazie a due icone: Sophia Loren e Clark Gable. Da un lato troviamo il fascino, l’incanto, l’identità mediterranea, dall’altro il carisma di un personaggio che ha inciso sulla cinematografia americana. In mezzo, si fa per dire, uno dei più grandi registi del neorealismo, Vittorio De Sica, che per una volta si è deciso di porsi davanti la macchina da presa in una scena nella stazione di Napoli. Ma subito dopo ci si trasferisce sull’isola di Capri e la commedia di Melville Shavelson, La Baia di Napoli, prende finalmente il via.



Negli anni Sessanta il mito della Dolce Vita cominciava ad avere una forma precisa. E l’arte ne aveva intuito il potenziale per raccontare le proprie storie. Del resto, già dagli anni Cinquanta si potevano già vedere per le strade capresi le grandi star dello showbiz (si pensi a Rita Hayworth o a Brigitte Bardot, per citarne alcuni). Ma il vero punto fermo di questi film è questo legame stretto che si viene a creare con il paesaggio, che non è semplicemente uno sfondo sbiadito o fuori fuoco, ma rientra in questa orchestra di suoni e immagini che riempiono lo schermo del cinema o della televisione. Come si può infatti pensare a La Baia di Napoli senza Capri, senza quell’edifico che oggi si può non solo visitare, ma si può usare come primo approdo prima di spingersi alla scoperta dell’isola. Essendo pochi passi da Marina Grande, si trova vicino alla spiaggia libera e alla funicolare che ti trasporta verso una delle zone iconiche della città: la Piazzetta. Vogliamo parlare della vista sul Golfo, con i suoi colori e una luce che ti sfiora sin dalle prime luci dell’alba? Se si vuole cominciare un viaggio o una storia, il primo capitolo deve essere per forza questo.
Riccardo Lo Re