Avv. Gennaro Famiglietti

Capri tra i siti Patrimonio Mondiale dell’Unesco

La mission di Isola di Capri Conservancy e il progetto di Gennaro Famiglietti

È l’avvocato Gennaro Famiglietti il numero uno di Isola di Capri Conservancy, l’organizzazione no profit che riunisce in una sola realtà, operatori economici, imprese, professionisti di Anacapri e Capri. Uomo d’arte e di cultura con la passione per il mare, votato ai temi della tutela dell’ambiente e dell’economia sostenibile, Famiglietti ricopre il ruolo di Console Onorario della Repubblica di Bulgaria, oltre che di Segretario Generale e Coordinatore Nazionale della Federazione dei Diplomatici e Consoli Esteri in Italia. Ma prima ancora è un avvocato cassazionista di successo ed è Presidente dell’Istituto di Cultura Meridionale di Napoli, uno dei principali centri culturali italiani con sede a Napoli e Roma che quest’anno compie 25 anni.

Da Wałęsa a Cossiga 

«L’Istituto di Cultura Meridionale di Napoli è un punto di riferimento per l’intero paese, moltissime sono le iniziative autorevoli che ho organizzato», spiega Gennaro Famiglietti. Una su tutte: l’incontro esclusivo e la consegna del Premio People for Culture and Peace a Lech Wałęsa, ex presidente della Polonia e Premio Nobel per la pace. «Sembrava quasi impossibile eppure siamo riusciti ad avere con noi il fondatore di Solidarność, la prima organizzazione sindacale indipendente del blocco sovietico, l’uomo che ha contribuito all’abbattimento del muro di Berlino e ha lavorato per l’unione dei popoli» – rivela – «Una tre giorni di dibattiti e di grandi emozioni durante il quale ci siamo ritagliati un momento per assistere alla santa messa della domenica al Duomo di Napoli. Organizzai per Wałęsa, amico fraterno di Karol Wojtyla e fervente cattolico, un incontro con il Cardinale Sepe. Il momento più forte fu appena dopo la celebrazione, quando Monsignor Vincenzo De Gregorio aprì la teca con il sangue di San Gennaro per mostrarlo al leader polacco: si mise in ginocchio per pregare mentre il sangue si sciolse, si compì il miracolo davanti agli occhi increduli della delegazione diplomatica e dei fedeli presenti.» E non solo. Nel laboratorio di idee per la promozione della cultura e del Mezzogiorno che è l’Istituto di Cultura Meridionale, sono passati anche tre dei Presidenti della Repubblica Italiana.«Abbiamo avuto con noi Francesco Cossiga, Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi ma è con Cossiga che avevo un rapporto personale molto forte, ricordi meravigliosi di uomini straordinari.»

Libertà e democrazia 

Famiglietti, che da sempre promuove i principi della libertà, della cultura, della democrazia, della pace totale tra i popoli, della bellezza – non intesa come senso estetico ma dell’armonia della vita – e del benessere diffuso, proprio in questi ultimi giorni ha ottenuto il più alto riconoscimento della diplomazia onoraria, quello di Console Generale onorario della Repubblica di Bulgaria. «Sono passati più di quindici anni da quando l’ex re e premier Simeone II di Bulgaria mi chiese se ero interessato a rappresentare il suo paese» – racconta Famiglietti – «oggi ricopro il ruolo di console generale onorario per il centro e il sud Italia e con alcuni colleghi ho costituito la Federazione dei Diplomatici e Consoli Esteri in Italia, di cui sono segretario generale e coordinatore nazionale.» È proprio con la Fenco, l’Istituto di Cultura Meridionale e la Cattedra Unesco – la cui chairholder è la professoressa Annamaria Colao, consigliere di amministrazione del Consorzio Isola di Capri Conservancy – che nelle scorse settimane ha tenuto un convegno online seguito in streaming da decine di migliaia di spettatori virtuali sul tema della cultura e della sostenibilità ambientale nel Meridione al quale hanno preso parte anche rappresentanti della Fao e del Consiglio dei Ministri. 

Il legame caprese

E poi arriva Capri, un’isola alla quale l’avvocato Famiglietti è molto legato e alla quale ha regalato la mostra Salvador Dalí Capri – L’eleganza del Surrealismo, andata in scena nel giugno del 2019 nelle sale dell’Hotel La Residenza e dell’Hotel La Palma.  «Amo Capri in quanto rappresenta la quinta essenza della bellezza con la sua cultura, la storia e la natura, questi per me sono i principi fondamentali per la vita di un uomo per sentirsi veramente libero» – spiega – «La frequento fin dall’adolescenza. Amo vederla da lontano. Amo l’emozione che provo quando metto piede a terra e guardo il porto, i colori, la gente che lavora, il movimento, il calore e la generosità che caratterizzano l’isola ed i suoi abitanti.» Un amore viscerale che lo ha convinto a scendere in campo per Isola di Capri Conservancy, un’organizzazione che persegue gli obiettivi ed i valori da sempre sostenuti dall’odierno suo Presidente. «Il consorzio caprese guarda molto alla cultura, all’arte, all’ecologia, all’economia sostenibile e al turismo» – sottolinea Famiglietti – «al suo interno ci sono tanti uomini e tante donne, gli amici del consiglio direttivo, i professionisti, gli associati, che sono animati dal desiderio di dare una mano a salvaguardare le meraviglie dell’isola di Capri. Stiamo contribuendo a creare una comunità di anacapresi e capresi che, in totale armonia con i sindaci e le amministrazioni isolane, possa sviluppare ancor di più le prospettive dell’isola, quale attrattore di interessi culturali, economici e turistici che serva anche per rafforzare l’attività delle imprese dei consociati e dell’isola in toto.» Si punta, dunque, ad ottimizzare l’immagine di Capri, sostenendo le amministrazioni locali che da sempre svolgono un lavoro puntuale e di grande successo. «Capri è una terra unica e davvero straordinaria – aggiunge – ogni distretto ha un suo capolavoro, una sua storia che va valorizzata, così come ogni angolo di questa isola così affascinante.»

L’impegno e il sogno 

L’impegno di Isola di Capri Conservancy è proprio quello di difendere il territorio «e portarlo al centro di una mission che ottimizzi e migliori ulteriormente la qualità dell’isola e diffonda la sua già eccezionale immagine con il grande patrimonio storico, artistico, culturale, ambientale e imprenditoriale che possiede. Il mio desiderio – confessa Famiglietti – è che l’isola di Capri possa essere annoverata tra i siti Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Per raggiungere tale obiettivo è necessario proporre e progettare insieme iniziative che mirino ad evidenziare il grande valore dell’isola con la sua natura e le bellezze archeologiche che sono un vero e proprio patrimonio universale che deve essere salvaguardato, difeso e sostenuto come tale.» Come? «Coinvolgendo, come già adesso stiamo alacremente facendo, istituzioni e organismi internazionali, le amministrazioni locali e regionali, la comunità.  Il progetto – conclude il Presidente Famiglietti – deve coinvolgere tutti e canalizzare le strategie ed i progetti di tutti i soggetti coinvolti al fine di proteggere l’isola e tutelarne i valori naturalistici, culturali, artistici ed economici.»

Claudia Catuogno

Credit: Ivan Rubino