Cinque giovani e il sogno per la musica

Gli Utopia, la band tutta caprese, protagonista di eventi culturali e feste, in alcuni dei posti più suggestivi dell’isola di Capri fino a quella volta a Ginevra…

Cinque ragazzi capresi uniti da un unico grande sogno, quello di portare la loro musica nel mondo: Mariano Iovino, Umberto Vacca, Massimo Goderecci, Roberto Maldacena e Andrea Petagna, i membri della band caprese Utopia, protagonista del panorama musicale isolano dal 2014. Li incontriamo per parlare di musica e futuro.

Il gruppo Utopia nasce diversi anni fa: quella che all’inizio era un’idea nata quasi per gioco, è diventata oggi una realtà affermata sull’isola azzurra.
«Il nome del gruppo si può dire che rispecchia a pieno la nostra storia. Un giorno, mentre eravamo alla disperata ricerca di un nome per la band, il nostro bassista esclamò: ‘Certo che trovare un nome per questo gruppo è proprio un’utopia’. È così che è nato il nostro gruppo nel 2014, da cinque amici con una grande voglia di suonare insieme. L’aver studiato tutti nella stessa scuola di musica ci ha spinti a intraprendere un percorso tutto nostro, con l’obiettivo di sperimentare e condividere questa passione comune, inseguendo un sogno.»

Dalla prima serata live del 2014 sono cambiate molte cose, anche per le vostre esibizioni.
«Inizialmente gli Utopia sono nati come una band orientata verso un genere di musica alternative rock. Tuttavia, nel corso degli anni, abbiamo avuto una vera e propria evoluzione passando così al pop acustico e contemporaneo. Questo cambiamento di genere ha influenzato anche la composizione della band stessa, che attualmente si compone di una voce, una chitarra acustica e una elettrica, un basso e una batteria.»

Oggi la band Utopia è una delle più richieste per diversi eventi e feste nei luoghi più suggestivi dell’isola di Capri.
«Non ci saremmo mai aspettati di ottenere un così grande riscontro sulla nostra isola, né tantomeno di avere l’occasione di suonare per eventi e ricorrenze importanti, che ci hanno permesso di far ascoltare la nostra musica a capresi e turisti provenienti da tutto il mondo. Un ricordo che resterà indelebile è la trasferta a Ginevra in occasione di una festa privata: abbiamo suonato su un battello in mezzo al lago. Ma dobbiamo ammettere che per noi ogni serata ha sempre qualcosa di unico e magico. Ogni esibizione ci ha sempre lasciato un ricordo prezioso, dagli eventi in piazzetta a quelli allo Yuu, dai concerti al tramonto al Maliblù fino alle serate del Qubè. Ognuno di questi concerti ci ha dato la possibilità di far ballare e cantare le persone sulle note della nostra musica.»

Nonostante le difficoltà, gli Utopia non si sono mai fermati, continuando a condividere la loro musica.
«Sicuramente suonare dal vivo è la forma di espressione che più ci entusiasma, ma nell’ultimo anno abbiamo provato a sperimentare, creando video che potessero esprimere la nostra voglia di suonare anche a distanza. Da qui è nata l’idea di cover, i cui video sono stati realizzati coinvolgendo anche tanti altri ragazzi capresi e non, che come noi erano costretti a restare a casa.»

Progetti per il futuro?
«Non abbiamo mai smesso di studiare, perfezionare le nostre competenze e metterci in gioco anche con i contest su Instagram, dove ci siamo messi alla prova con la scrittura di brani inediti. Il nostro obiettivo, infatti, è proprio quello di pubblicare un giorno un album di inediti, di canzoni scritte e suonate dagli Utopia.»

Viviana Vitale

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