Costruire nuove identità attraverso l’arte: i dettagli del Festival del Paesaggio

Il programma ufficiale della rassegna realizzata da Arianna Rosica e Gianluca Riccio 

Building new identities – Costruire nuove identità”. È questo il titolo della VII edizione del Festival del Paesaggio, in programma dal 9 settembre al 5 novembre. La rassegna, curata da Arianna Rosica e Gianluca Riccio, si terrà nella cornice esclusiva della Fondazione Axel Munthe – Villa San Michele per poi spaziare lungo il centro storico di Anacapri. La manifestazione ha voluto ricordare l’artista ucraino scomparso a maggio Ilya Kabakov. E lo ha fatto con un  omaggio realizzato dalla moglie Emilia Kabakov, che insieme a Ilya era stata tra i protagonisti della rassegna nel 2022. Quest’anno il focus si concentra sul concetto di identità fuori dagli schemi. Un tema che, se affrontato con la giusta profondità, può marcare altri aspetti culturali interessanti dell’Isola contro ogni stereotipo.  

L’isola di Capri ne è una dimostrazione visto che tra l’Ottocento e Novecento è stato il centro esclusivo di intellettuali provenienti da tutto il mondo. Filosofi, scrittori, artisti. Creatività e innovazione avevano alimentati il sogno di un’isola libera e visionaria. La stessa villa che ospita il festival è un esempio di quanto quella virtù possa sopravvivere al flusso del tempo grazie al contributo di personaggi come il medico svedese  Axel Munthe che fece costruire la villa. Jacques Fersen, Compton Mackenzie e tanti altri illustri pensatori non sono mai scesi a compromessi con il mondo borghese dell’epoca se questo significava mettere a rischio la loro libertà. Una resistenza che ha permesso di sperimentare nuovi comportamenti sociali. 

È da qui che il festival vuole partire, dal concetto di identità e di relazione con il paesaggio per un’edizione 2023 che guarda all’attualità. Il  Festival del Paesaggio

ospiterà artisti del calibro di Humberto e Fernando Campana, Paolo Canevari, Goldschmied & Chiari, Ibrahim Mahama, Matteo Nasini, Elisa Sighicelli, Alberto Tadiello. Autori scelti per realizzare installazioni site-specific, progetti speciali e interventi di arte pubblica che, usando diversi linguaggi, cercheranno di mettere in stretta relazione arte e vita, esperienza estetica e dimensione esistenziale.

«In una fase storica – affermano i curatori – in cui il significato dell’essere umani è messo in discussione dall’azione pervasiva di agenti e intelligenze artificiali, ci interessa riflettere su possibili strategie di resistenza a questo inquadramento tecnico-scientifico, che tende sempre più a ridurre l’identità individuale a un insieme di dati da estrarre a fini commerciali o, peggio, a territorio di controllo e di sorveglianza capillare. Nella storia culturale di Capri abbiamo rintracciato un insieme di esperienze estetiche e di biografie artistiche che, a cavallo tra ‘800 e ‘900, avevano riconosciuto nell’Isola il perimetro di un’utopia praticabile e in qualche modo replicabile, che si traduceva nella possibilità di sperimentare modelli esistenziali alternativi a quelli dominanti e di realizzare progetti comunitari ispirati a logiche partecipate, nel solco di un contatto diretto con il paesaggio naturale. Abbiamo perciò deciso di riprendere il filo di una storia interrotta e invitare una serie di artisti di diverse generazioni e provenienti da differenti realtà, a dar vita a nuovi modelli culturali, estetici, sociali». 

Riccardo Lo Re

Anacapri