Dwight D. Eisenhower Capri

Dwight D. Eisenhower, quella volta a Capri

Nel libro A soldier’s Life si trova un piccolo frammento della sua spedizione in Italia, dove fu colpito da un’elegante villa dell’isola delle sirene

Capri. Terra di artisti, scrittori e condottieri. É sempre stata il centro di un mondo in continuo assestamento. Prima i romani, poi gli angiolini, gli aragonesi e, infine, i borboni, fino al Regno d’Italia. Con la Seconda Guerra Mondiale, l’occupazione nazista portò gli alleati a dover scegliere in che modo approdare nel Bel Paese. La storia tra Eisenhower e Capri iniziò da qui, quando assunse la guida delle truppe americane in Europa e delle forze armate che combattevano nell’area del Mediterraneo. Con le varie operazioni Husky (Sicilia), Baytown (Calabria) e Avalanche (a Salerno), la scalata delle truppe americane e alleate arrivò a toccare anche l’isola azzurra, usata in questo caso come avamposto per i soldati. Lo racconta molto bene il libro Eisenhower: A Soldier’s Life. Un volume che si sofferma sui momenti cruciali della sua carriera militare. Tra questi si trova per l’appunto un aneddoto che si può dire scritto dal miglior romanziere dell’epoca. Un episodio che ci svela un temperamento piuttosto rigoroso di Eisenhower che, non a caso, ha diretto una delle campagne decisive del secondo conflitto mondiale. 

Dwight D. Eisenhower

Dwight D. Eisenhower, la carriera

Il futuro Presidente degli Stati Uniti aveva attraversato entrambe le guerre del Novecento. La prima volta, bisogna dirlo, dietro le linee, avendo ricoperto il ruolo di addestratore. La prima guerra mondiale aveva visto l’America protagonista con l’American Expeditionary Forces dal 1917 al 1918. Ma con il secondo conflitto Eisenhower entrò direttamente in campo prima come colonnello e poi, dopo aver dimostrato di essere un abile stratega, come brigadier generale. Il generale George Marshall ebbe l’ottima idea di nominarlo comandante in capo delle forze statunitensi nel continente europeo e, in quegli anni, Eisenhower riuscì a condurre alcune grandi campagne militari come l’Operazione Torch e gli sbarchi in Italia, fino a quell’approdo che segnò notevolmente il corso della storia, l’operazione Overlord, o meglio, lo sbarco in Normandia. 

Eisenhower e la villa a Capri

Per compiere certi tipi di imprese bisogna essere decisi e caparbi. E Eisenhower un certo carattere di ferro lo aveva. Chi era con lui durante il tour l’ultimo giorno sull’isola di Capri deve averlo provato sulla propria pelle. Un semplice giro turistico alla scoperta delle meraviglie capresi si poteva trasformare in un vero e proprio scandalo diplomatico dopo che alcune zone dell’isola erano state adibite come punto di sosta delle forze armate americane. 

Quando si trovò di fronte a una splendida villa Eisenhower chiese al soldato di chi fosse. La risposta fu immediata: «È sua, Signore». La stessa domanda fu rivolta anche ad un’altra abitazione, che in quel periodo fu assegnata al Generale Spaatz. Non l’avesse mai detto. Quelle risposte fecero scattare qualcosa nella mente del comandante, che, scaldandosi non poco, rispose così: «Dannazione, quella non è la mia villa! E quella non è la villa del generale Spaatz! Nessuna di quelle apparterrà a un generale finché io sarò il capo. Questo dovrebbe essere un avamposto per gli uomini che hanno combattuto, non un campo giochi per gli ufficiali». 

Dalle parole passò ai fatti. Mandò immediatamente un telegramma chiedendo che Capri venisse messa a completa disposizioni di soldati e aviatori di ogni grado. Alla fine scoprì che furono i generali Spaatz e Clark a suddividere le aree di sosta di tutto il Golfo: Capri per gli ufficiali dell’aeronautica, Sorrento per gli ufficiali dell’esercito e, poco o nulla, per i soldati del fronte.
Nonostante questo piccolo episodio spiacevole, Dwight Eisenhower rimase sinceramente colpito dallo splendore caprese, come dichiarò in un breve estratto sul New York Times del 1943: «Ho sempre sognato di vedere quest’isola così famosa, e questo è stato il mio regalo di compleanno. Capri è meravigliosa».

Riccardo Lo Re

Fonte: Eisenhower: A Soldier’s Life, Libro di Carlo D’Este

Eisenhower Visits Capri As a Gift to Himself, The New York Times, 27 dicembre 1943