Gastel Capri

I capresi attraverso l’obbiettivo di Giovanni Gastel

Il celebre fotografo milanese, mancato lo scorso 13 marzo, aveva ritratto uno spaccato dell’isola che mescolava l’artificio della fotografia in posa con la relazione spontanea tra la persona e il suo ambiente 

Bellezza chiama bellezza. Un artista del suo calibro doveva per forza aver avuto un legame stretto con l’isola di Capri. E infatti l’isola delle sirene è stata di ispirazione per l’arte di Giovanni Gastel – fotografo di primissimo piano conosciuto a livello internazionale per lo stile inconfondibile, l’eleganza e la cura dei dettagli, scomparso prematuramente per Covid-19. Per questo la sua cifra artistica merita di essere ricordata qui, attraverso alcuni degli scatti più significativi esposti in «Ritratto di un’isola», mostra dell’estate del 2014 e curata da Denis Curti.

Voluta dalla Fondazione Capri e allestita alla Certosa di San Giacomo, la ricerca fotografica di Giovanni Gastel si era focalizzata sul ritratto, realizzando scatti inediti di molti protagonisti della vita anacaprese e caprese: «L’anima di questa isola è da sempre fatta da quanti davvero la popolano. Era proprio questa l’idea, ovvero di prendere dei campioni umani per svolgere una ricerca sulla capritudine.»

Le immagini esposte si suddividevano tra primi piani in bianco e nero e poi gli stessi protagonisti fotografati all’interno del loro spazio vitale a colori. E così ecco i volti delle persone, famose e non, prima ritratte da sole e poi inserite nel contesto in cui si muovono e vivono. Gastel, star dal talento indiscusso, era riuscito a cogliere l’essenza degli anacapresi e dei capresi radicati su di un’isola che ha forgiato le loro esistenze e che al contempo è stata arricchita dalla loro presenza e dal loro lavoro. Il percorso fotografico ha presentato così una sorta di studio antropologico originale, in grado di valorizzare sia gli abitanti sia il loro operato.

Grazie a Gastel l’isola di Capri è stata mostrata nella sua realtà contemporanea, e non piú in virtù delle vestigia antiche che la arricchiscono e la rendono unica, o non solo per la presenza dei grandi intellettuali e personalità del passato o dei vip dello star system di oggi. Un salto di qualità nell’attualità operosa degli isolani.  

L’attenzione dell’occhio fotografico si è spostato su chi questa isola la vive, come aveva spiegato Denis Curti: «Si è sentita la necessità di una restituzione anche in termini culturali del progetto artistico poiché abbiamo raffigurato il paesaggio di Capri in tutte le sue variabili ed ogni volta abbiamo sempre incontrato gli abitanti di questo luogo che ci guardavano con curiosità.» Il fine del Festival di Fotografia di Capri è stato quello di posizionare la propria attività intorno al fascino e alle suggestioni dell’arte contemporanea, senza per questo dimenticare l’importanza e la centralità della storia.

In mostra erano anche gli scatti del backstage fotografico con Giovanni Gastel al lavoro sul set; le immagini sono state realizzate da fotografi del posto. Il lavoro di post-produzione invece è stato curato da Therawisbetter, che ha affiancato Gastel per molti anni.

Arianna Pinton

Credit: Fondazione Capri – GiovanniGastel.it – Wikipedia