La passione riservata ai clienti dell’isola, la tradizione artigianale caprese: lo storico bar di Adelmo Viva e Irma Nastri si rinnova puntando al gourmet
Sono passati dieci anni dalla ristrutturazione del bar e tante cose attorno sono cambiate a Marina Grande. Il primo approdo sull’isola di Capri non si scorda facilmente, soprattutto se davanti a sé si trova uno dei locali che hanno scritto la storia di questa terra. Bar Grotta Azzurra è una vera istituzione, un punto di ritrovo speciale per qualunque visitatore, italiano e straniero. Mantenere la tradizione significa conoscere ogni segreto del posto e custodirlo gelosamente. Chi ama l’isola vuole partire dalle sue attrazioni principali. I Faraglioni, i Giardini di Augusto, Villa Jovis, e la splendida Grotta Azzurra, che, guarda caso, coincide nel nome con questo punto di ritrovo straordinario. «Quando abbiamo deciso di rinnovare il bar» – afferma il proprietario Adelmo Viva, che gestisce il locale del borgo marinaro con la moglie Irma Nastri – «ci siamo dati degli obiettivi ben precisi. Abbiamo voluto restituirgli una sua identità così che potesse mettere l’ospite a suo agio in ogni momento della giornata: dalla colazione all’aperitivo , dal brunch fino all’evento serale. Creargli attorno una sua dimensione è ciò che lo ha reso un posto davvero unico».
Merito del luogo, e, bisogna dirlo, del personale
Il locale lo fa sempre chi lo gestisce e ci lavora dentro tutti i giorni. Essere a Marina Grande è importante, siamo in un crocevia dove, soprattutto durante l’alta stagione, s’incontrano migliaia di persone che arrivano sull’isola.
Diceva che per il suo bar ha voluto creare una sua dimensione ad hoc. Qual è il momento di maggior splendore di questo locale?
La sera, sicuramente. Lo scenario cambia notevolmente al resto della giornata, diventando l’habitat naturale del Bar Grotta Azzurra e del Grotta Azzurra Gourmet. Per questo stiamo cercando di fare i salti mortali per creare degli eventi che siano in grado di risaltare questo momento speciale qui a Marina Grande.
Una delle grandi innovazioni è stata fare il bis e aprire il Grotta Azzurra Gourmet. Perché questa scelta?
Era un pezzo del puzzle che ancora mancava. È grazie a questo che abbiamo deciso di sviluppare la nostra identità, creando tutto con le nostre mani dalla gelateria alla rosticceria e alla gastronomia. È stato un percorso strategico e graduale, con il quale si è cercato di puntare su ogni aspetto della vendita dei nostri prodotti, dal packaging alle materie prime di qualità apprezzate dai clienti da tutto il mondo.
Quanto conta per voi la comunicazione nella vendita di un prodotto?
Penso che la comunicazione sia l’elemento più importante all’interno di un’azienda. Oggi le persone s’informano tramite smartphone: è lì che bisogna investire cercando di trasmettere tutto quello che il locale può offrire.
A cominciare dalle novità…
Esatto. Oltre ai due pasticceri abbiamo puntato su uno chef isolano, giovane e determinato. È lui a curare tutto l’aspetto gastronomico sia del bar che del gourmet. Si può davvero avere tutto: ordinare la cena per l’evento in villa, i piatti da portare in barca, gustare prodotti freschi elaborati con materie prime d’eccellenza. La cultura del bar da questo punto di vista è cambiata. Il cliente, soprattutto quello straniero, è portato molto a mangiare al bar. Lo vede come un luogo dinamico, veloce, soprattuto durante il pranzo. Per questo con il Grotta Azzura Gourmet e con il nostro laboratorio possiamo offrire prodotti artigianali che non si trovano altrove.
Riccardo Lo Re