Esploriamo alcune delle sue prime vicende, tra cui gli animali estinti che l’hanno abitata e i primi uomini che la colonizzarono
L’isola di Capri ha una storia antica e affascinante che risale a migliaia di anni fa. In questo articolo esploreremo alcune delle sue prime vicende, tra cui gli animali estinti che l’hanno abitata, i primi uomini che la popolarono, le prime zone abitate e le costruzioni più antiche dell’isola.
Nel prezioso Centro Caprense Ignazio Cerio è conservata una miniera inesauribile e dal valore inestimabile di Capri, tra cui le prove della presenza preistorica. Ossa di grandi mammiferi come quelle del mammut, dell’orso delle caverne, dell’ippopotamo, del cervo, dell’elefante, del rinoceronte, della pantera, pazientemente catalogate dal team di ricercatrici, studiose e storiche, che lascerebbero ipotizzare anche che animali di specie e climi diversi coesistessero tra loro, oppure che siano confluiti in banchi di argilla provenienti da giacimenti diversi.
Gli animali estinti di Capri
Durante il Pleistocene, l’isola di Capri faceva parte della penisola italiana e ospitava una varietà di animali, tra cui i mammut. Questi animali, che raggiungevano altezze di 4 metri e pesavano fino a 10 tonnellate, sono estinti circa 4.000 anni fa. Anche al Museo Nazionale di Napoli sono esposti i denti di animali estinti dell’isola di Capri, tra cui i molari di mammut. Sembra che gli esemplari che vivevano sull’isola fossero affetti da nanismo insulare, un fenomeno in cui gli animali che vivono su un’isola più piccola rispetto alla loro area di distribuzione naturale sviluppano dimensioni corporee più piccole rispetto ai loro parenti che vivono sul continente o in regioni più ampie.
Tra le altre specie che hanno abitato l’isola è incluso un cervo (Cervus elaphus tyrrhenicus) di taglia ridotta, cui si attribuisce una età di circa 70.000 anni. Secondo quanto riporta il sito del Centro Caprense, il rapporto tra le varie parti dello scheletro indicano che questa specie, endemica dell’isola, fosse affetta da nanismo; ciò porta a concludere che a quell’epoca l’isola di Capri fosse separata dalla terraferma.
Il nanismo insulare può derivare dalla diminuzione delle risorse alimentari disponibili sull’isola o dalla pressione selettiva esercitata dalle condizioni ambientali dell’isola. Nel caso dei mammut di Capri, si pensa che la loro ridotta dimensione corporea abbia permesso loro di adattarsi meglio alle limitate risorse alimentari dell’isola, ma alla fine la loro estinzione potrebbe essere stata causata da un cambiamento ambientale o da altri fattori.
I primi abitanti di Capri
Non si sa con certezza chi siano stati i primi uomini a popolare l’isola di Capri, ma ci sono diverse teorie. Alcuni suggeriscono che gli Etruschi siano stati i primi ad arrivare sull’isola, mentre altri credono che i Fenici o i Greci possano essere stati i primi colonizzatori. Tuttavia, le prime prove archeologiche risalgono al periodo romano, quando l’isola divenne un importante centro di villeggiatura per i nobili romani.
Le prime zone abitate
I primi insediamenti abitati dell’isola furono probabilmente le coste, dove i colonizzatori potevano sfruttare le risorse del mare e costruire porti naturali. In seguito, si svilupparono insediamenti anche nell’entroterra, dove l’agricoltura e la pastorizia divennero attività importanti per l’economia locale.
Le costruzioni più antiche
Tra le costruzioni più antiche dell’isola di Capri, spicca la Villa Jovis, la più grande delle dodici ville dell’imperatore romano Tiberio sull’isola. Costruita tra il 27 e il 37 d.C., la villa si trova in una posizione panoramica sulla cima del Monte Tiberio e comprende più di 40 camere, un teatro e una sala da pranzo. Altre importanti costruzioni antiche dell’isola includono il Castello Barbarossa, una fortezza medievale costruita nel XII secolo, e la Certosa di San Giacomo, un monastero fondato nel XIV secolo.
In sintesi, l’isola di Capri ha una storia antica e affascinante che risale a migliaia di anni fa. Gli animali estinti che l’hanno abitata, i primi uomini che l’hanno popolata, le prime zone abitate e le costruzioni più antiche dell’isola rappresentano solo una piccola parte della sua storia ricca e complessa giunta fino a noi.
Sibilla Panfili