A passo svelto verso uno stile di vita diverso che passa anche per una tazzina di caffè
«L’evento che ha avuto luogo sull’isola di Capri per noi è veramente indicativo di come un po’ tutti stiamo cambiando la nostra mentalità. Il fatto che un posto turistico amato e conosciuto in tutto il mondo come Capri possa dare un segnale di cambiamento, noi lo consideriamo estremamente positivo. Tutto ciò è veramente importante e speriamo che nel mondo ci siano tantissime situazioni simili che possano prendere esempio da quest’isola, dove il concetto dell’economica circolare può diventare una delle modalità principali per mettere in atto iniziative davvero sostenibili». Così Mario Cerutti, Chief Institutional Relations & Sustainability Officer di Lavazza, tra i protagonisti del primo appuntamento di Isola di Capri Green Destination.
Lavazza, infatti, è tra i partner dell’evento che si è svolto lo scorso 22 settembre sull’isola delle sirene per raccontare La reserva de ¡Tierra!, ovvero il simbolo delle sue scelte sostenibili. ¡Tierra! è, infatti, il nome di una serie di iniziative globali nate per sostenere le comunità produttrici di caffè in Perù, Colombia e Honduras e che oggi contano ben 24 progetti di sostenibilità gestiti dalla Fondazione Lavazza – direttamente o in collaborazione con organizzazioni internazionali, Ong e fornitori – in tre continenti e diciassette paesi, con oltre 97mila beneficiari. Una gamma di miscele – dedicate ai baristi professionisti in formato grani per espresso, filtro e capsule Blue, per soddisfare tutti i gusti e le esigenze – che contiene caffè proveniente da territori e aziende agricole biologiche certificate che rientrano nei progetti di responsabilità promossi e gestiti dalla Fondazione Lavazza.
Nata nel 2004, La Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus ha al suo attivo progetti importanti in 19 paesi di tre continenti diversi: Centro-Sud America, Africa e Asia. L’obiettivo è chiaro: sviluppare un’imprenditoria etica sostenendo l’autonomia e la qualità della vita delle comunità locali, valorizzando il lavoro delle donne e dei giovani. Promuovendo le best practice nelle operazioni agricole si ottimizzano le coltivazioni e la qualità del caffè. È, dunque, importante l’impegno di Lavazza ed è testimoniato anche dal manifesto di sostenibilità sottoscritto dal gruppo che ha dichiarato la propria volontà nel contribuire al raggiungimento dei Sustainable Development Goals (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
«Il manifesto» – spiegano da Lavazza – «riflette il profondo senso di responsabilità che il gruppo da sempre dimostra nei confronti delle comunità con cui opera, in particolare i produttori di caffè, i propri dipendenti e i consumatori.» Nel 2015 Lavazza, infatti, pubblica il primo bilancio di sostenibilità e inizia il suo cammino verso una integrazione dei suoi principi nel business, delineando i suoi priority goals.
Adele Fiorentino