Il cantautore italiano protagonista della serata di gala in Certosa per la ventiseiesima edizione della kermesse organizzata dai fratelli Damino
Francesco De Gregori a Capri. Ritorna in grande stile, dopo un anno di stop, l’appuntamento con il Premio Faraglioni targato Capri Arte, con l’ambita scultura d’argento raffigurante le iconiche rocce simbolo dell’isola che sarà consegnata a Francesco De Gregori dal sindaco Marino Lembo. Un big della musica italiana e una location d’eccezione en plein air, il chiostro grande della Certosa di San Giacomo, che renderanno indimenticabile la notte del 25 agosto 2021 con la serata di gala presentata dalla giornalista e conduttrice Rai, Benedetta Rinaldi.
Il protagonista
Non ha bisogno di presentazioni Francesco De Gregori, uno dei nomi di spicco del cantautorato italiano: impossibile etichettare un talento così poliedrico se non con il titolo di artista con la A maiuscola. L’autore e interprete di capolavori, come Generale, Rimmel e La Donna Cannone, torna a Capri grazie alla tenacia ed alla caparbietà dei fratelli Damino della Capri Arte, ideatori e promotori di uno degli eventi estivi isolani più amati da habitué, turisti e residenti, durante il quale vengono premiate personalità dello spettacolo, dell’arte e della cultura italiana.

La dedica
La motivazione incisa sulla scultura d’argento recita: «A Francesco De Gregori tra gli Artisti più importanti, rappresentativi e geniali della musica italiana; da mezzo secolo continua ad emozionarci con i suoi capolavori musicali, autentici gioielli di scrittura, unici ed inimitabili, abbracciando almeno tre generazioni incantate dalle storie narrate, dai sentimenti evocate dalle parole e dalla musica di un grande Autore dei nostri tempi.»
Gli organizzatori
«Il nostro Premio Faraglioni, assieme agli altri eventi della stagione, è un tassello importante del puzzle della rinascita turistica dell’isola dopo un anno difficile» – dichiarano i fratelli Aldo e Bruno Damino della Capri Arte – «un percorso che non può prescindere dallo spettacolo, dalla mondanità e dalla cultura. È stata dura stare fermi per così tanto tempo, veramente un grosso dispiacere, ma siamo pronti a ripartire con l’entusiasmo e l’energia di sempre testimoniata dalla nostra storia quasi trentennale. Siamo ottimisti e felici, anche se con un velo di tristezza per la scomparsa della regina della danza italiana Carla Fracci, che ricevette il Premio Faraglioni nel 1999 nel corso di una magica serata nel prestigioso Teatro del Grand Hotel Quisisana, sede ufficiale dell’evento. Vogliamo ricordarla» – concludono i fratelli Damino – «più leggera dell’aria, più lieve di un sospiro, una delle definizioni più calzanti che furono coniate per questa straordinaria artista».
L’Albo d’Oro
Assieme a Carla Fracci, nell’albo d’oro del Premio Faraglioni c’è tutta la storia della cultura e dello spettacolo italiano: Giuseppe Di Stefano, Alberto Sordi, Peppino Di Capri, Gigi Proietti, Ernesto Calindri, Claudia Cardinale, Dino De Laurentiis, Pippo Baudo, Renzo Arbore, Lucio Dalla, Bruno Vespa, Carlo Verdone, Al Bano, Paolo Villaggio, Andrea Bocelli, Lino Banfi, Gino Paoli, Ornella Vanoni, Giancarlo Giannini, Riccardo Cocciante, Roberto Vecchioni, Michele Placido, Antonello Venditti e Massimo Ranieri. Un parterre di «mostri sacri» che, nel corso degli anni, durante le serate a loro dedicate, si sono raccontati con emozione e spontaneità dando vita ad indimenticabili performance fuori programma e simpaticissimi siparietti.
Ugo Canfora
Credit: Daniele Barraco