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Uno, tre o sette giorni sull’isola di Capri

Tra storia, arte, cultura e note pop, per conoscere ogni aspetto dell’isola non basterebbe una vita intera

Qualunque sia la durata del vostro soggiorno, avrete di che riempirvi gli occhi e gli smartphone. Per questo, abbiamo deciso di darvi dei suggerimenti su come impiegare al meglio il vostro tempo. Non temete: per quanto cercheremo di essere esaustivi, ci saranno sempre motivi per ritornare.

Daily Tour

Una volta al porto di Marina Grande, potrete procurarvi una mappa dell’isola presso l’InfoPoint dell’Azienda Soggiorno e Turismo. A questo punto, sceglierete d’istinto se vorrete rivivere in maniera più esclusiva l’avventura del mare o se preferirete addentrarvi del cuore dell’isola via terra. Nel primo caso, non mancheranno le opzioni per fare il giro dell’isola in barca, compresa una visita alla Grotta Azzurra (prima delle 10, poiché dopo rischiate lunghe code): entro le due ore sarete di nuovo al porto.

Il percorso terrestre, invece, comincia con la panoramica esperienza in Funicolare, la cui biglietteria si trova alle spalle del porto: acquistate anche il titolo per il ritorno e per i bus per Anacapri, eviterete altre code. La Funicolare parte ogni quindici minuti, più di frequente se sarete tanti in attesa, impiegandone appena tre per raggiungere la celebre Piazzetta. Alternative? Taxi, autobus e noleggio scooter. La Piazzetta è una realtà cosmopolita in miniatura da attraversare con una bella granita di limoni freschissimi mentre seguirete via Vittorio Emanuele finché vi troverete di fronte il Grand Hotel Quisisana, alla cui sinistra c’è via Camerelle, dove si concentrano le maggiori griffe internazionali.

A seguire, troverete la panoramicissima via Tragara che termina con una sublime terrazza da cui ammirare i celebri Faraglioni. Tornando indietro, a metà di via Camerelle svoltate a sinistra per raggiungere in un minuto la Certosa di San Giacomo – un imperdibile monastero trecentesco – e poi i Giardini Di Augusto, dove si può ammirare la flora dell’isola e scattare delle foto incredibili grazie ai tanti belvedere presenti. Saranno passate altre due ore.Tornati nel salotto del mondo con un bus o con un taxi potrete raggiungere piazza Vittoria ad Anacapri – il comune situato più in alto – in dieci minuti. Al di sopra della piazza c’è la stazione della strabiliante seggiovia per il Monte Solaro, la vetta più alta dell’isola: se è bel tempo, è obbligatorio andarci. Tornati giù con la stessa seggiovia, potrete percorrere viale Axel Munthe e fare una visita alla pregevole Villa San Michele. Ad Anacapri ci sono ottimi ristoranti e trattorie per un pranzo leggero e veloce. Da qui, un taxi o un bus con destinazione Marina Grande e sarete pronti, nel pomeriggio, a ripartire.

Long weekend

Potrete integrare – e ridistribuire con calma – queste attività con delle escursioni al Parco Astarita con Villa Jovis e Villa Lysis unite dal sentiero Le Calanche, nonché all’Arco Naturale e il sentiero del Pizzolungo. Ad Anacapri, invece, potrete estendere le vostre visite alla Chiesa di San Michele, al museo della Casa Rossa e alla Scala Fenicia che collega Anacapri al porto. A proposito di Anacapri, il ritorno dal Monte Solaro potrete farlo anche a piedi, anziché in seggiovia! La sera potrete cenare in un ristorante elegante e trascorrere la serata in un lounge bar o in taverna, non prima di aver gustato un buon gelato passeggiando per le strade del centro.

Weekly vacation

Potrete aggiungere, nell’arco della vostra settimana, anche una visita al Museo Cerio, un’escursione al belvedere di Punta Cannone, un tuffo a Marina Piccola o presso i beach club a ridosso dei Faraglioni. La mattina in cui vi sveglierete al top della forma andrà spesa al sentiero dei Fortini: tre ore abbondanti di hiking mozzafiato sul versante ovest della costa anacaprese. L’ultimo tramonto isolano va rigorosamente vissuto al Faro di Punta Carena, ad Anacapri. Il giorno della partenza, invece, godetevi tutti i servizi del vostro hotel e affidatevi a loro per il trasporto bagagli: relax is the way!

Michele Di Sarno

Foto di Michele Di Sarno