Qualche consiglio per vivere al meglio l’esperienza balneare nell’isola di Capri anche nei periodi di super affollamento
«Vivo a Capri e mi manca il mare»: lo canta Peppino di Capri nella sua E tu ci sei e lo mugugnano parecchi isolani quando gli si dice «beato te che vivi a Capri, andrai al mare ogni giorno…»
Ebbene sì, su un’isola può essere difficoltoso fare un tuffo per cui valga la pena di attrezzarsi con le proverbiali pinne, fucile (magari no) ed occhiali. Fra l’altro anacapresi e capresi durante la stagione estiva hanno ben poco tempo libero, per cui hanno dovuto inventare precisi rituali per concedersi una tantum una giornata al mare come si deve. E se vale l’antico detto «quando a Roma, fai come i Romani», anche per i nostri ospiti può valere la pena di provare a rompere gli schemi della tipica giornata al beach club o sulle popolari spiagge libere nei momenti di massima congestione.
È tutta una questione di orari…
Parliamo delle spiagge libere di Capri: le più famose sono quelle di Marina Grande e Marina Piccola, comode da raggiungere (a piedi, in autobus o anche funicolare per quanto riguarda Marina Grande) e decisamente allettanti, ma nelle ore di punta, nei periodi più affollati dell’anno, possono trasformarsi in un vero e proprio incubo, con pochi centimetri di spazio vitale dove stendere un telo da mare. Frequentate prevalentemente da famiglie con bambini al seguito e dai turisti mordi e fuggi, vedono il picco delle presenze subito dopo le 10 del mattino. Il consiglio, quindi, è alzarsi presto… per gli standard vacanzieri. Giungendo su quei lidi intorno alle 8 è possibile farsi una bella nuotata in tutta tranquillità, passare un paio d’ore di ozio e poi spostarsi in senso opposto ai grandi flussi di bagnanti. Ad Anacapri, invece, le spiagge libere della baia del Faro e di Gradola sono frequentate prevalentemente da habitué del luogo e adolescenti, che d’estate certo si alzano prima di mezzogiorno. In questi luoghi più lontani – dal centro di Capri ci si impiega almeno mezz’ora, cambiando due bus – la situazione è tranquilla fino a dopo pranzo ma in ogni caso l’affollamento è sempre minore rispetto a Marina Grande e Marina Piccola.
Due piccoli segreti
Lungo il perimetro della costa dell’isola ci sono varie piccole cale e spiaggette raggiungibili da terra attraverso sentieri più o meno arditi. Non ci sentiamo di consigliarli tutti perché le condizioni dei percorsi non sono sempre buone e per alcune il pericolo caduta massi è in agguato, ma possiamo svelarvi due luoghi poco conosciuti che vale la pena visitare. Il primo a Capri, si trova giusto dietro lo stabilimento di Torre Saracena, sul versante sud dell’isola: un piccolo spazio fra le rocce che è frequentato solo dagli isolani. Facile da raggiungere superando la spiaggia del lido privato. Richiede un po’ di attenzione perché per arrivare al mare bisogna saltellare fra grossi massi – quindi è richiesta una congrua dose di attenzione e giusto un pizzico di atleticità – con la raccomandazione di non spingersi troppo all’esterno verso la Grotta dell’Arsenale perché più ci si sposta verso quella direzione, più aumenta il rischio di caduta massi. Tenete comunque presente che d’estate il sole va via presto, intorno alle 17. Ad Anacapri, invece, previa una piacevole camminata lungo il Sentiero dei Fortini, all’altezza di quello di Mesola, troverete una piccola e incantevole baia con una facile discesa a mare. Un tuffo che ripaga pienamente della strada, piuttosto lunga, da percorrere. E ovviamente c’è sempre l’opzione del bagno notturno, l’acqua ha sempre una temperatura gradevole, certo non ci si abbronza, ma si può sempre sperare nella tintarella di luna.
Ugo Canfora