Dagli antichi fasti dell’impero romano alle meraviglie naturali di Matermania: alla scoperta del quartiere caprese dove storia e natura si uniscono
Lontano dalla folla e dal centro di Capri, il borgo di Tiberio è una vera oasi verde piena di fascino e di storia. Qui, a soli trenta minuti dalla piazzetta, inizia un viaggio a ritroso nei secoli per scoprire la vera anima dell’isola che l’imperatore romano scelse per governare e dove Fersen elesse il suo buen retiro per fuggire alle malelingue di Parigi. Tra i luoghi da non perdere, durante il vostro tour nelle zone alte – dove si arriva rigorosamente a piedi – ecco 5 location tutte da vivere.
L’Arco Naturale

Si tratta di una meraviglia di roccia alta quasi 20 metri e larga 12 che spunta a strapiombo sul mare alle spalle dei Faraglioni e dello Scoglio del Monacone. Per arrivarci, scegliete la strada più lunga, non ve ne pentirete. Si parte dal belvedere di Tragara e si continua su via Pizzolungo, un sentiero che superando Casa Malaparte e la Grotta di Matromania, vi condurrà fino all’Arco Naturale.
Il Belvedere Paolo Falco
Nelle giornate più limpide da qui si riesce a scorgere l’isolotto de Li Galli e il Golfo di Salerno. Il tutto a pochi passi dalla Piazzetta delle Noci, una pineta con diversi punti panoramici che vi stupiranno per la vista mozzafiato su un versante poco conosciuto del comune di Capri. Il belvedere principale è dedicato al violinista Paolo Falco, uno dei personaggi simbolo del quartiere di Matermania che, con la sua musica, ha portato in alto il nome di Capri.
Parco Astarita

Un vero paradiso a picco sul mare. Tra caprette in cerca di uno spuntino e alberi secolari, questo parco, vicinissimo a Villa Jovis, è il luogo giusto per riposare dopo la lunga salita verso Monte Tiberio. Una serie di terrazze vi condurranno in una passeggiata ideale alla scoperta del giardino de La Falconetta, la villa diproprietà di Mario Astarita che decise di donare il parco della sua dimora alla comunità isolana. Da non perdere, il Sentiero del Lauro, recuperato e riaperto al pubblico da alcuni anni: è una discesa che arriva quasi fino al mare, fermandosi pochi metri sopra la Grotta Bianca. È qui che venivano a cercare ispirazione Sibilla Aleramo e Roger Peyrefitte.
Villa Lysis
Una magione di inizio Novecento in stile liberty, un immenso giardino fiorito e un panorama eccezionale: è quello che aspetta i visitatori che arriveranno fino alla residenza costruita dal barone Jacques Fersen sulla sommità di Lo Capo. Villa Lysis, acquistata dal Comune di Capri nel 2001, è una delle case-museo più gettonate dell’isola di Capri. Prima di andar via, fate un giro lungo i viali de La Gloriette, il giardino recentemente rimesso a nuovo e riaperto al pubblico grazie all’eccellente lavoro di un gruppo di volontari isolani.
Villa Jovis

Ultima, ma non per importanza, è la residenza imperiale di Tiberio, che lui stesso fece costruire sulla collina dirimpettaia di Monte Solaro, in posizione strategica per difendersi da eventuali attacchi nemici. Gli scavi archeologici di Villa Jovis offrono l’occasione per un viaggio nella storia dell’impero dal punto di vista isolano: al centro trovavano posto le cisterne e tutto attorno gli ambienti tipici delle ville romane. Sul versante nord vi erano gli alloggi di Tiberio con i suoi collaboratori, mentre ad est si trovava la sala del trono. Poco più in là il salto di Tiberio. Il consiglio? Acquistate il biglietto con audio guida online e verificate gli orari di apertura del sito prima della visita.

Adele Fiorentino
Credit: Costantino Esposito