L’isola resta in vetta ai desideri degli acquirenti e investitori da tutta Europa
In questo inizio di 2021, dopo un anno segnato dalla pandemia e dai suoi impatti sulle economie mondiali, la sorpresa degli ultimi mesi in ambito residenziale è il settore del lusso che, esattamente come dopo la crisi della finanza immobiliare mondiale, scatenata dal crack dei subprime statunitensi nel 2008, riesce a tenere testa alla bufera scatenata dal Coronavirus. Un segmento del mercato immobiliare residenziale che attira sempre più compratori dall’estero e investitori italiani anche di ritorno da altri Paesi. Dimore e ville d’epoca, ma anche appartamenti nelle location più ambite. Fra queste, Capri, la sempre affascinante isola a pochi chilometri di distanza dal suo capoluogo, Napoli. Immobili dalle superfici più varie, generalmente dai 100 ai 500 metri quadri che diventano residenze esclusive di connazionali, ma anche di francesi e inglesi, tedeschi, svedesi, russi e americani. La Flat Tax, la tassa unica della quale possono approfittare stranieri che trasferiscano in Italia la propria residenza, sta dando i suoi frutti con qualche anno di ritardo e alimenta la domanda su tutto il nostro territorio. Chi compra una casa di pregio in un posto esclusivo, carico di fascino e storia, proprio come questa magica isola del Mediterraneo, può creare un indotto importante, come avviene per esempio in tante località (la Costa Smeralda ne è un esempio), dove i proprietari stranieri delle ville e delle dimore di lusso riescono a dare lavoro a varie persone come cuochi, giardinieri, personale di vario tipo.
Dal punto di vista strettamente legato all’andamento del mercato immobiliare le zone in cui l’offerta residenziale caprese è più ricca di opportunità di acquisto sono quelle di Marina Grande e Marina Piccola. Le ville sul mare fanno gola agli stranieri, soprattutto a svizzeri, inglesi e francesi, pronti ad acquistare anche tagli medio-grandi, a patto che l’accessibilità non sia complicata e l’immobile sia già totalmente ristrutturato. La domanda composta dagli acquirenti e dagli investitori italiani si rivolge soprattutto agli appartamenti con tagli medi fra i 70 e i 120 metri quadri. Ovviamente per tutti il plus valore che fa la differenza è la vicinanza alla Piazzetta, mentre la zona più richiesta è quella di Marina Piccola e di via Tragara. La vista sui Faraglioni, come sempre, rimane il valore aggiunto che fa crescere il valore della abitazione anche del 10 per cento solo per questo motivo. La tenuta dei prezzi, anche nell’ultimo difficilissimo anno appena trascorso, dimostra quanto sia solido l’investimento immobiliare a Capri. Oggi i prezzi medi delle ville sono vicini ai 10.000 euro al metro quadro, in crescita dell’1,8 per cento rispetto a febbraio 2020. I prezzi medi degli appartamenti superano invece i 6.000 euro al metro quadro, anche loro in aumento di oltre 2 punti percentuali (+2,3 per cento rispetto al 2020).
Alessandro Ghisolfi
PR&RE Advisor
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