canzoni capri

Canzoni per Capri

Quattro canzoni che raccontano l’isola: di pescatori, di sogni, di speranze d’amore e di addii

Sono tantissime le canzoni dedicate all’isola, linfa vitale per ogni tipo di espressione artistica. Croce e delizia, amori e dolori sul filo del pentagramma. Senza pretese di essere esaustivi, ascoltiamo insieme quattro pezzi indimenticabili, deliziosamente vintage. Abbassiamo la puntina e abbandoniamoci all’accoglienza crepitio del vinile, in alcuni casi addirittura della gommalacca.

Qui sotto il cielo di Capri

Com’è bello sognar

Mentre mormora il mar…

Impossibile non sentire nella mente questo dolce motivo quando si sbarca a Capri. Fu reso celebre nel suo arrangiamento orchestrale nel film del 1949 I Pompieri di Viggiù di Mario Mattioli, uno straordinario spaccato sul varietà e la canzone italiana con un cast a dir poco stellare. Il brano firmato da Enzo Bonagura e Armando Fragna è stato uno dei cavalli di battaglia di due grandi del belcanto italiano: Claudio Villa e Luciano Tajoli che entrambi incisero la loro versione nello stesso anno, sempre nel 1949.

Luna Caprese

Peppino di Capri

Sò accumparute ‘e stelle a primma sera

Tutta tragara luce ‘mmiezo ‘o mare

‘Na fascia argiento sotto e Faragliune

Nessuna canzone ha descritto con termini più efficaci la suggestione di un luogo: la fascia d’argento sotto ai Faraglioni non è una semplice metafora, è qualcosa che si può vedere dal belvedere di Tragara nelle sere di plenilunio. A rendere celebre questo brano con la sua toccante interpretazione, una richiesta alla luna di intercedere e fare innamorare la donna dei sogni, è stato il nostro Peppino di Capri negli anni Sessanta, ma in realtà la canzone fu scritta nel 1953, testo di Augusto Cesareo e musica di Luigi Ricciardi e una delle sue prime interpretazioni fu affidata alla voce ed alla chitarra di Roberto Murolo.

Capri Fischer 

Bella, bella, bella, bella Marie, bleib’ mir treu

Ich komm’ zurück morgen früh’

Bella, bella, bella, bella Marie, vergiss’ mich nie

(Bella, bella, bella, bella Marie, restami fedele 

Tornerò domani mattina

Bella, bella, bella, bella Marie, non dimenticarmi mai)

Dalla Germania, precedente alle due canzoni di cui abbiamo parlato, la meno conosciuta Capri Fischer (Pescatore di Capri) composta da Gerhard Winkler. Un brano importante perché, dopo un iniziale periodo di oscurità, dovuto alla guerra, il brano divenne molto famoso e fece ripiombare Capri nell’immaginario collettivo dei tedeschi, già assidui frequentatori dell’isola ai tempi del Grand Tour, tornarono, nel periodo del boom economico, a prediligere Capri come tappa imprescindibile nei loro viaggi in Italia.

Capri c’est fini

capri c'est fini

Capri, c’est fini

Et dire que c’était la ville de mon premier amour

Capri, c’est fini

Je ne crois pas que j’y retournerai un jour

(Capri, è finita
e pensare che è stato il luogo del mio primo amore
Capri, è finita
Non credo che ci ritornerò mai più…)

Chiudiamo questa carrellata musicale con un altro pezzo ormai entrato nell’immaginario collettivo, accompagnandolo a un cordiale consiglio: non commettete il madornale errore di Hervé Vilard che nel 1963 scrisse questa disperata canzone: nel caso il vostro amore dovesse malauguratamente interrompersi a Capri, non vi arrendete e tornate!Chissà cosa avrà in serbo per voi il destino.

Ugo Canfora