Capri e Vesuvio, storia di un amore

La racconta Matilde Serao nelle sue Leggende Napoletane: favole e miti all’insegna del sentimento che muove il mondo in quel di Napoli

«Altrove, si sogna nella vita; qui si vive in un sogno che è vita», così scriveva Matilde Serao raccontando di Napoli e dell’approccio all’esistenza tipico dei partenopei. Tra le storie nate dalla penna dalla scrittrice greca di nascita e italiana d’adozione vi è quella che narra dell’amore – infelice – tra l’isola di Capri e il Vesuvio. Da leggere tutto d’un fiato. 

Un legame spezzato

Da una parte il Vesuvio, giovane nobile impulsivo, focoso, quasi violento. Dall’altra, Capri, fanciulla timida, dolce, placida. I due si amano. Follemente. Lui mette da parte la sua indole indomabile per conquistarla, lei si lascia inebriare da questo sentimento nuovo e forte. Ma non durerà a lungo: come per Giulietta e Romeo, le due famiglie si oppongono, provano a separare i due amanti, ai quali viene ordinato di mettere fine a ogni contatto. Ciò non accade. Vesuvio e Capri non riescono a rinunciare all’amore che li unisce. Fino a quando la famiglia di lei la costringe a partire, a imbarcarsi su un battello diretto verso mete lontane, pur di farle dimenticare il suo amore. Ma la giovane non riesce a pensare a una vita senza Vesuvio e si getta dal ponte della nave, uccidendosi. E così, dalle profondità del Golfo di Napoli, sboccia un’isola meravigliosa chiamata Capri. Vesuvio, quando seppe dell’infausto destino della sua amata, decide di darsi fuoco di fronte al mare che ha inghiottito Capri. Da quel giorno la sua ira è diventata lava e dalle sue ceneri è nato un vulcano. 

L’autrice 

Matilde Serao nasce nel 1850 a Patrasso. Candidata per ben sei volte – senza mai riuscire a conquistarlo – al Premio Nobel per la letteratura, è stata una figura di spicco del giornalismo italiano tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. È stata la prima donna italiana a dirigere un quotidiano, Il Corriere di Roma, prima di passare a II Mattino e II Giorno. Al suo lavoro in redazione – al fianco del marito Edoardo Scarfoglio – alternò la stesura di romanzi e racconti. Tra questi Leggende Napoletane, in cui la Serao dipinge la sua Napoli, attraverso gli abitanti e le tradizioni di una città dal fascino senza tempo. Oltre alla storia di Capri e Vesuvio, il volume contiene altre 19 capolavori: La città dell’amore, Virgilio, Il mare, Il palazzo Donn’Anna, Barchetta-fantasma, Il segreto del mago, Donna Albina, Donna Romita, Donna Regina, ‘O munaciello, Il diavolo di Mergellina, Megaride, Il Cristo morto, Provvidenza, Buona Speranza, Leggenda di Capodimonte e Leggenda dell’avvenire.

Francesco Tivoli