Follicara Caprile

Caprile e La Follicara, il cuore di Anacapri

Un piccolo borgo contadino nato nel 1300 diventato oggi il vero centro del comune di sopra. A pochi passi dalla Cappella della Madonna Pellegrina della Follicara

Il nucleo originario di Caprile nasce e si sviluppa intorno alla Cappella di San Giovanni de Romeis, in località Fraito. Siamo alla fine del 1300, quando i Certosini che si erano insediati a Materita, con la loro grancia, attraverso le colture e i pascoli, danno impulso alla vita contadina e pongono le basi per la nascita delle prime abitazioni. La scrittrice, Gaetana Cantone, nei suoi libri sull’isola di Capri, racconta che le casette dell’epoca avevano due corti, il vero e proprio cortile della casa, e la cortagna, cioè il recinto per gli animali. Non mancavano abitazioni a terrazze, collegate da stradine con gradoni, disposte a ventaglio e degradanti verso il mare. A ogni casa era assegnato un terreno da coltivare in località Materita, Linciano oppure Faro. 

Lo sviluppo nei secoli

Nel corso del tempo, il quartiere di Caprile, da antico villaggio contadino, subisce una radicale trasformazione diventando la zona più popolata e movimentata di Anacapri. Cresce non solo il numero delle abitazioni e la comunità nel suo complesso, ma si concentrano nel quartiere anche le principali strutture amministrative e scolastiche. Passeggiando per le sue stradine notiamo l’edificio del comune, ristrutturato e abbellito alcuni anni fa, la stazione dei carabinieri e una serie di negozi e attività commerciali che rappresentano un punto di riferimento sia per gli anacapresi che per i turisti. A Caprile è presente anche il polo scolastico più importante dell’intera isola di Capri e lo stazionamento degli autobus dell’Atc che consentono il collegamento diretto con Capri, Marina Piccola e Marina Grande.

La bellezza del paesaggio

Il quartiere di Caprile affascina per la bellezza del paesaggio che lo circonda, con Monte Solaro alle spalle e il mare di fronte. Unico è lo scenario che, dalle terrazze delle abitazioni più fortunate, si assiste quando, al tramonto, il sole va a dormire, creando con l’acqua del mare un gioco di luci e colori che lascia a bocca aperta. Ma Caprile è famosa anche per il suo percorso enogastronomico, in particolare la spettacolare brace con l’asado, che si tiene ogni anno in occasione della Settembrata Anacaprese, il tradizionale appuntamento che attira turisti da ogni parte del mondo per dare il saluto all’estate che se ne va.

Un breve aneddoto  

Scendendo i gradoni di via Follicara, vediamo spuntare gli smerli dell’antica dimora della Regina di Svezia, che scelse questa zona per il suo clima salutare. Oggi la residenza è occupata dall’Hotel Casa Caprile, che conserva ancora la struttura originaria, rinnovata con stile e buon gusto. Si racconta che il medico e scrittore svedese Axel Munthe, innamorato dell’isola azzurra, avesse un legame molto stretto con Vittoria di Baden, la sua sovrana e che, soprattutto, fosse ricambiato. Se tra loro ci sia stato vero amore questo nessuno può dirlo, ma in un’atmosfera magica, lontano dalla mondanità, tra musica, arte e storia può essere accaduto di tutto.

La Cappella della Follicara 

Intorno alla metà del secolo scorso, con il rifiorire del culto mariano, si diffonde un po’ in tutta Italia l’usanza di portare immagini sacre, specialmente della Madonna, in luoghi diversi dalla loro abituale dimora. La statua originaria della Madonna Pellegrina giunge in visita alle famiglie anacapresi tra il 1954 e il 1957. Nel corso di una delle tappe, però, accade qualcosa di inaspettato. La statua improvvisamente cade a terra, frantumandosi in migliaia di pezzi. La notizia crea sconcerto tra i fedeli, preoccupati che quanto accaduto possa essere presagio di eventi nefasti per l’isola delle sirene.

La costruzione della Cappella

L’allora parroco della Chiesa di Santa Sofia ad Anacapri, Padre Carmelo Raffaele Farace, anche grazie all’aiuto di tanti volontari, decide, dunque, che la statua debba essere immediatamente ricostruita e che alla Madonna Pellegrina vada dedicata anche una cappella da realizzare in via Follicara. La chiesetta viene inaugurata il 12 settembre del 1957 sul sito dove era posta una croce in ricordo di una missione dei Padri Passionisti. Per la sua realizzazione risultò fondamentale la generosità della popolazione anacaprese con le sue offerte ma anche la disponibilità del comune di Anacapri che non esitò a donare il sito di sua proprietà.

Un luogo di culto per i fedeli  

Scendendo i gradoni di via Follicara, mentre lo sguardo viene colpito dalla bellezza del paesaggio, sulla destra appare, quasi nascosta, la Cappella della Madonna Pellegrina. Colpiscono immediatamente la bellezza della porta in cristallo e le ampie finestre, realizzate in quel modo proprio per consentire a visitatori e fedeli di ammirare nella sua interezza la statua di Maria e l’altare in ceramica, opera del ceramista anacaprese, Domenico Gentile. La cappella, meta di tanti fedeli che si raccolgono per la recita del Santo Rosario, è attualmente curata da Rosa D’Ambrosio. Nel corso dell’anno liturgico, su iniziativa del parroco della chiesa di Santa Sofia, nella cappella di via Follicara vengono celebrate alcune messe e davvero suggestive sono le celebrazioni organizzate in occasione del mese mariano a maggio e della festività di Santa Maria l’8 settembre.

Luigi Rinaldi

Credit: Costantino Esposito

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