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Crispina, l’infelice augusta esiliata e uccisa a Capri

Fu confinata sull’isola dal marito, l’imperatore Commodo. La stessa sorte toccò alcuni anni prima alla cognata Lucilla

Commodo le spediva tutte qui, lontane dai palazzi imperiali, ma comunque abbastanza vicine da poterle in qualche modo controllare. Prima toccò alla sorella, l’augusta Lucilla, come raccontato in un precedente articolo, e poi direttamente a Bruzia Crispina, sua moglie. Le donne che non erano più nelle grazie dell’imperatore finivano in esilio sull’isola di Capri, dove, tra l’altro, trovarono anche la morte. Di Bruzia Crispina, alla quale furono dedicate statue e monete, non si sa molto. Ma quel che è certo è che passò gli ultimi tempi della sua giovane vita proprio sulla stessa isola che un tempo fu la dorata dimora di Augusto e Tiberio.

Moglie dell’imperatore

Bruzia Crispina nacque nel 160 dopo Cristo. La sua famiglia era originaria di Volcei, in Lucania, e suo padre si chiamava Gaio Bruzio Presente, senatore romano e console per due volte. Era il 178 quando la giovane donna fu data in sposa al principe Commodo, il figlio dell’imperatore Marco Aurelio che sarebbe diventato a sua volta capo indiscusso dei domini di Roma nel 180, dopo la morte del padre a Vindobona. Dalla coppia imperiale nacque una sola figlia, Claudia Crispina.

Esilio a Capri

La vita coniugale non era sicuramente delle più felici. E così nel 192 (o forse pochi anni prima) l’augusta Bruzia Crispina fu accusata di adulterio dal marito. Calunniata, fu esiliata a Capri. Ma all’origine dell’accusa, in realtà, ci sarebbe stato un altro motivo: l’incapacità di Crispina, secondo le credenze dell’epoca, di dare un figlio maschio all’imperatore, che temeva così di restare senza eredi. In ogni caso, pochi mesi più tardi una congiura di palazzo, alla quale prese parte anche la concubina Marcia, colpì l’imperatore Commodo, che fu ucciso nel dicembre del 192 per mano del gladiatore Narcisso. Una volta morto, Commodo, considerato uno degli imperatori più crudeli della storia di Roma, fu anche colpito dalla damnatio memoriae. La stessa sorte toccò poi all’incolpevole moglie Bruzia Crispina, che fu successivamente uccisa con tutta probabilità nel suo luogo d’esilio, Capri. Nella stessa isola dove, anni prima, fu confinata e assassinata la cognata, l’augusta Lucilla, la sorella di Commodo che aveva partecipato a una precedente congiura contro l’imperatore. Una storia, quest’ultima, che tra l’altro è stata raccontata, con non poche differenze dalla realtà, in quello che è uno dei film di maggiore successo in assoluto: Il gladiatore di Ridley Scott, dove Commodo è interpretato da Joaquin Phoenix e Lucilla da Connie Nielsen. Ultima curiosità: il sarcofago che conteneva i resti mortali di Crispina, la moglie di Commodo, sarebbe stato ritrovato parecchi secoli più tardi e, oggi, si troverebbe ancora sull’isola di Capri.

Dario Budroni