Ad Anacapri a scuola di musica, un punto di riferimento per gli appassionati
Dall’amore per la musica, nel 2002 nasce l’idea di Kaos Music Lab. L’obiettivo dell’associazione è quello di creare un punto di aggregazione e di incontro, grazie alla quale chiunque possa avere la possibilità di scoprire le mille sfumature della musica, attraverso il «suonare insieme.» «Nel corso degli anni, grandi e piccini dell’isola di Capri, hanno trovato uno spazio in cui poter passare del tempo insieme, semplicemente facendo ciò che più li appassiona: suonare. È per questo motivo che durante le ore trascorse all’insegna della musica, le stanze di Kaos sono state protagoniste della crescita personale prima ancora che artistica dei ragazzi», racconta Michela Miccio, fondatrice della scuola.
Suonare insieme, il cuore di Kaos
L’anima di Kaos sono i concerti, i saggi di strumento e gli spettacoli. Le strade del centro storico dell’isola di Capri hanno da sempre rappresentato la location esclusiva degli eventi della scuola di musica. È qui che i saggi di chitarra, pianoforte, batteria e canto e i concerti di Kaos Live, si intrecciano con gli spettacoli dedicati alla body percussion di Dum Dum Kaos, che ogni anno lasciano a bocca aperta gli spettatori.
«Suonare in piazza, tra la gente, per gli altri, è questo il cuore di Kaos. È la cosa che manca di più a tutti noi, insegnanti e ragazzi» – continua la Miccio – «Il vero spirito dei ragazzi di Kaos si vede proprio durante i concerti. Non si tratta soltanto di suonare, ma di costruire insieme, di realizzare qualcosa di inedito ogni anno, dove la musica non si fa soltanto con gli strumenti, ma attraverso qualsiasi oggetto che ci circonda».
Kaos oggi, tra videolezioni e attività interattive
L’arrivo della pandemia ha rappresentato per la scuola di Kaos, come per tante realtà e associazioni dello spettacolo, un grande ostacolo. «Kaos nasce proprio dalla voglia di suonare insieme e condividere la musica. È chiaro che le restrizioni hanno messo a dura prova la vera essenza della scuola.
Ma davanti a queste difficoltà non ci siamo mai tirati indietro e abbiamo dato vita a una forma diversa di Kaos, con videolezioni interattive e una Settimana della Musica interamente online, a cui hanno partecipato personaggi importanti, come il compositore e polistrumentista napoletano Bruno Bavota e il produttore musicale Carlo Di Francesco. È in un periodo difficile come questo che i ragazzi di Kaos, anche quelli più piccini, hanno provato la soddisfazione e la gioia di creare dei pezzi inediti con testi scritti da loro. Questo, per noi, è già una vittoria».
I progetti futuri con Rockschool
La voglia di offrire ai ragazzi sempre nuovi stimoli e obiettivi da raggiungere, ha portato Kaos a impegnarsi in modo tale da poter qualificare la formazione dei propri allievi. «Abbiamo lavorato duramente per dare l’opportunità ai ragazzi di migliorare ogni giorno. Siamo diventati una Rockschool, così che i nostri allievi avranno la possibilità di studiare e ottenere certificazioni riconosciute a livello internazionale.
Per i ragazzi questo rappresenta un passo molto importante, e già durante i mesi di giugno e luglio parteciperanno alla prima sessione di esami. Kaos è una grande famiglia allargata: ci stai un mese o una vita intera e non lo lasci più» – conclude Michela Miccio – «noi ci vediamo come parte dell’isola, vogliamo essere un piccolo tesoro per la comunità e ci impegniamo ogni giorno per questo obiettivo».
Viviana Vitale