Fantozzi alla reception di un hotel di Capri

Fantozzi e quelle tragiche vacanze a Capri

In un film del 1976 Paolo Villaggio interpreta lo sfortunato ragioniere alle prese con un soggiorno sull’isola tutto da dimenticare

Se per tutti gli altri le vacanze sono sempre da sogno, per Fantozzi non potevano che essere tremendamente tragiche. Schianto sui Faraglioni, tuffo in una piscina senza acqua, viaggio in traghetto da dimenticare: era partito con l’obiettivo di conquistare la signorina Silvani, invece è tornato a casa solo dopo essere stato ripescato da una paranza di Torre Annunziata. Tante volte l’isola di Capri è stata scelta come set. E per quanto riguarda i film comici, uno dei più divertenti in assoluto, in parte girato sull’isola, è sicuramente Il secondo tragico Fantozzi del 1976, per la regia di Luciano Salce, secondo capitolo della lunga e fortunata saga. Una pellicola in cui Paolo Villaggio dà il meglio di sé interpretando il ragionier Ugo Fantozzi, l’italiano medio che, sognando una vacanza tra glamour e bellezze naturali, finisce per collezionare una figuraccia dopo l’altra.

L’arrivo a Capri

La partenza si trasforma subito in un incubo. La signorina Silvani, il vecchio amore non corrisposto di Fantozzi, per vendicarsi del tradimento del marito, il geometra Calboni, accetta di passare le vacanze di Natale a Capri in compagnia dello sfortunato ragioniere. Dopo 11 ore e 40 minuti di viaggio in auto da Roma a Napoli, Fantozzi e la Silvani inaugurano la vacanza con un tuffo nell’acqua del porto a bordo della mitica Bianchina. Poi, dopo un gelido viaggio in traghetto avvolti dalle coperte, l’arrivo nel più lussuoso albergo di Capri, l’unico aperto d’inverno. Qui Fantozzi prende possesso dell’appartamento reale: 100mila lire a notte, anche se in realtà il ragioniere capisce 100mila lire al mese. Il giorno successivo, finalmente, un giro tra le bellezze di Capri: prima un «tragico shopping con affannosa ricerca dei famigerati zoccoli del pescatore caprese», poi un po’ di sci nautico con schianto finale sulla roccia dei Faraglioni.

Il giorno successivo, per cercare di stupire la signorina Silvani, Ugo Fantozzi si tuffa prima in piscina, senza accorgersi che la vasca è in realtà vuota, e poi tenta un nuovo tuffo dalla scogliera, questa volta finendo contro una piccola imbarcazione. Una volta tornato in albergo, il ragioniere scopre però che la signorina Silvani era stata nel frattempo raggiunta a Capri dal marito, il geometra Calboni. Dopo aver pagato 1 chilo e 250 grammi di cambiali per il soggiorno e la riparazione dei danni, la decisione di farla finita lanciandosi nel vuoto dal Salto di Tiberio. Ripescato da una paranza di Torre Annunziata, rivenduto alla Findus e immesso sul mercato come cernia surgelata, Fantozzi viene, infine, acquistato in un mercatino rionale dalla moglie Pina.

Dario Budroni

https://www.youtube.com/watch?v=cZ7WBx6-wQ0&ab_channel=FlavianoSacc%C3%A0