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I delfini pensano già all’estate: le acrobazie tra Punta Campanella e Capri 

L’avvistamento è avvenuto in occasione del corso di Fotoidentificazione cetacei nell’ambito del progetto europeo Life Delfi 

L’isola di Capri si sta preparando all’estate. E non stiamo parlando solo dei residenti. Proprio in questi giorni sono stati avvistati alcuni cetacei mentre volteggiavano tra le onde del mare. I delfini si sono davvero divertiti tra un salto e un altro e le acrobazie sono state immortalate dai partecipanti al corso di di fotoidentificazione nell’Area Marina Protetta Punta Campanella. Un programma che rientra nel progetto europeo Life Delfi che mira a salvare i delfini e limitare allo stesso tempo le interazioni con il mondo della pesca. 

Per l’associazione è fondamentale la fase di monitoraggio dei delfini e di tutte le altre specie presenti in tutta la zona. Un lavoro curato nei minimi dettagli che consente di realizzare un database sulle specie di passaggio ma che vengono spesso avvistate tra Punta Campanella e l’isola di Capri. Questo è possibile grazie alle tecniche della fotoidentificazione. Uno strumento utile per conoscere e  individuare i singoli esemplari, e per costruire un archivio aggiornato e a disposizione di tutti gli esperti in campo per la tutela del mare.  Le operazioni sono cominciate nel corso della mattinata, ma dopo le prove pratiche si sono verificati i primi avvistamenti di questi splendidi cetacei.

Un fenomeno che va sempre a coincidere con momenti importanti. La stagione, del resto, è imminente, ma già dal primo dell’anno i delfini hanno cominciato a festeggiare a pochi passi da Marina Grande circondati dall’azzurro che ha reso speciale questa incantevole isola. Il vero punto di forza di questo scrigno tutto italiano è creare un legame solido con la natura usando la cultura della biodiversità. Un ambiente, per mantenere intatta la sua meraviglia, deve essere rispettato grazie a delle misure misure che puntino a conciliare la bellezza e il rispetto dell’ecosistema lasciandola finalmente respirare. O danzare, come è accaduto proprio in queste ore con questi esemplari. Una magia che va preservata per le generazioni future, ora più che mai, in modo che anche loro possano godersi lo spettacolo insieme a noi sull’isola delle sirene.


Riccardo Lo Re 

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