Il comune di Capri approva un piano per il ripristino delle aree di Marina Piccola danneggiate dai pescatori di frodo
Un progetto pilota per il recupero ambientale dei fondali di Marina Piccola. È questa l’ultima iniziativa portata avanti dal sindaco Marino Lembo per salvaguardare l’habitat marino dei Faraglioni. La giunta della Città di Capri, su proposta dell’assessore Paola Mazzina, ha, infatti, approvato all’unanimità un progetto firmato dal consorzio interuniversitario CoNISMa, che raggruppa 700 esperti – tra ricercatori, professori e tecnici – provenienti da 35 università italiane.
Gli interventi
«Si tratta di un progetto pilota dall’altissimo valore tecnico-scientifico» – ha detto l’assessore Paola Mazzina in una nota ufficiale – «che il comune ha voluto affidare ai ricercatori del CoNISMa, un consorzio che persegue come proprio fine istituzionale la promozione, il coordinamento, l’esecuzione di ricerche e di altre attività scientifiche e applicative nel campo delle scienze del mare. L’approvazione del progetto, della durata di 18 mesi, permetterà di avviare azioni nell’area dei Faraglioni interessata dal danno volte a ripristinare le foreste marine e migliorare lo stato ecologico del substrato roccioso.» L’obiettivo, dunque, è il ripristino delle aree danneggiate dall’estrazione – proibita – dei datteri di mare. Un’attività resa ancora più urgente in seguito ai reati ambientali che hanno letteralmente stravolto la biodiversità marina della baia dei Faraglioni, con l’alterazione dei fondali da parte di un’organizzazione criminale smantellata, lo scorso inverno, dalle forze dell’ordine.
L’impegno politico
Salvaguardare l’ambiente marino è da sempre una delle prerogative dell’amministrazione comunale della Città di Capri che, oltre a lavorare per l’istituzione dell’Area Marina Protetta, è in campo anche per la tutela delle coste con iniziative volte a evitare l’assalto dei diportisti, come la delimitazione degli accosti mediante boe galleggianti della baia di Marina piccola e davanti ai Faraglioni già realizzata nella scorsa estate o la costituzione di parte civile nei giudizi penali in corso contro i datterari. «Nell’ambito delle misure volte a salvaguardare il nostro mare» – aggiunge l’assessore Mazzina – ci siamo costituiti parte civile per vedere affermata la responsabilità penale di persone spregiudicate che, senza alcuno scrupolo, hanno depredato i simboli più significativi della nostra isola e con questa costituzione intendiamo ottenere oltre ad una giusta punizione anche il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti.»
Augusto Cattaneo
Credit: Costantino Esposito
