La Fondazione Capri presenta il rendez-vous con il Festival di Fotografia: l’isola di Capri musa ispiratrice di grandi capolavori
Maurizio Galimberti, Francesco Jodice, Olivo Barbieri, Irene Kung, Ferdinando Scianna, Massimo Siragusa, Giovanni Gastel, Lorenzo Cicconi Massi, Luca Campigotto e Raffaella Mariniello, sono questi i nomi dei dieci artisti protagonisti del Festival di Fotografia organizzato dalla Fondazione Capri. Dal 29 agosto al 28 settembre, negli spazi della Certosa di San Giacomo di Capri, sarà di scena la tredicesima edizione della kermesse che proporrà, per l’estate 2021, una mostra-evento con una selezione degli scatti commissionati negli ultimi anni a dieci grandi fotografi che hanno lavorato sull’isola di Capri.
I protagonisti
A selezionare gli scatti firmati da artisti e fotografi che hanno contribuito a realizzare le immagini in mostra è stato l’esperto Denis Curti, curatore di mostre e rassegne d’eccezione e autore di diversi libri sulla fotografia. Al centro il paesaggio, l’architettura, il turismo, la storia, l’archeologia, gli abitanti e la vita quotidiana dell’isola delle sirene per un viaggio unico che proporrà, ad esempio, lo scatto di Galimberti, ospite della Fondazione Capri, nel 2010, che lavorò ad una prima serie realizzata con materiale polaroid in bianco e nero e l’altra tirata fuori con la tecnica dei mosaici: foto di grandi dimensioni che contano anche 200 scatti assemblati tra loro. E poi Francesco Iodice, che trovò ispirazione nei quadri di Karl Wilhelm Diefenbach, ospitati nel museo dedicato in Certosa, e restituì all’isola i suoi magnifici paesaggi in un percorso espositivo site-specific. O ancora Ferdinando Scianna che si propose di raccontare gli abitanti, le abitudini, i protagonisti, i luoghi dell’isola di Capri puntando su ritratti, interni di case e vedute.
La nuova visione di Capri
Da qui nasce la mostra La fotografia a Capri, una storia di sguardi che celebra il lavoro della Fondazione Capri e si pone «l’obiettivo di ricostruire una memoria visiva delle moltissime commissioni fotografiche realizzate nell’arco di un decennio dai più importanti autori della scena internazionale» – sottolineano gli organizzatori – «l’iniziativa si colloca all’interno del Festival di fotografia di Capri, che si è distinto per aver saputo proporre un’offerta culturale basata sulla continuità delle produzioni culturali.» Una nuova visione di Capri che ha essenzialmente sostituito gli scatti stereotipati degli anni Sessanta e Settanta, mettendo al centro una nuova progettualità fotografica, sviluppata negli ultimi anni grazie al lavoro della fondazione, presieduta da Gianfranco Morgano, che ha certamente contributo a rinnovare l’immagine e la percezione dell’isola delle sirene.
Il genius loci
«La mostra si compone di un variegato e prezioso mosaico, che, nei fatti, tratteggia lo spirito di un luogo che ha saputo portare nella contemporaneità una memoria antica» – continuano dalla fondazione isolana – «l’insieme dei diversi punti di vista riesce ad esprimere il genius loci: le vertigini dei paesaggi mozzafiato e la poesia degli ambienti naturali dialogano con le visioni più contemporanee e metafisiche. La sequenza si chiude con la pioggia di stelle su Marina Piccola.» E non poteva mancare quest’anno il tributo a Giovanni Gastel – scomparso prematuramente pochi mesi fa, al quale è dedicata questa edizione – che, nel 2014, firmò un progetto dedicato agli abitanti dell’isola con un lavoro che riscosse grande successo, donato poi, dal fotografo milanese alla fondazione di Morgano. Tra le trenta opere protagoniste della rassegna caprese che partirà a fine mese anche alcune immagini che hanno fatto parte della mostra itinerante Capri Trend, che, sempre nel 2014, toccò cinque città nel mondo: Baku, Johannesburg, Istanbul, Hamilton e Città del Messico.
Claudia Catuogno
Credit: Fondazione Capri