Dopo anni di mete lontanissime per la luna di miele, molti neosposi italiani riscoprono l’unicità e il fascino di un soggiorno sulla splendida isola di Capri. Tra questi i monzesi Roberto e Annagiulia Colombo
A volte il caso gioca da padrone. Così, guardando il feed del mio profilo Facebook, ho visto gli splendidi scatti di un mio contatto, Roberto Colombo, che con la neo sposa Annagiulia era in viaggio sull’isola delle sirene. Giorno dopo giorno ho letto con grande attenzione e curiosità i suoi post e mi hanno colpito le descrizioni storiche puntuali, la scelta dei luoghi da visitare e l’accuratezza delle parole scelte. Per questo ho deciso di intervistarlo.
Innanzitutto, felicitazioni a te e a tua moglie! Vorrei sapere quando avete celebrato le nozze e come mai avete scelto l’isola di Capri come meta per la luna di miele.
«Ci siamo sposati a Monza giovedì 12 maggio e abbiamo scelto l’isola di Capri più o meno nel mese di settembre 2021. C’era ancora molta incertezza legata al Covid, e non volevamo rischiare di rimanere ‘’intrappolati’’ in qualche Stato estero, viste le continue aperture e chiusure cui ormai eravamo abituati. Così abbiamo optato per Capri, piuttosto comoda da raggiungere, ricca di spunti interessanti per le nostre camminate, e poi ne conservavamo un bellissimo ricordo, essendoci già stati altre volte. Non ultima poi la scelta di una meta marittima, che non fosse troppo vicina, ma abbastanza calda per cominciare ad assaporare un pochino l’estate».



Sei uno storico appassionato e curioso, due caratteristiche che sono motore e benzina di uno studioso preciso e puntuale. Qual è la tua preparazione accademica e di cosa ti occupi? La novella sposa, invece?
«La mia preparazione accademica è incentrata sulla comunicazione: diploma classico e laurea in scienze politiche. Oggi seguo l’impresa familiare che si occupa di distribuzione di materiale idrotermosanitario e arredo bagno. Quindi niente a che vedere con la mia passione per la storia, che coltivo nel tempo libero. Annagiulia invece (la novella sposa) ha una formazione di stampo scientifico: diploma liceo scientifico e laurea in chimica industriale. Oggi è Quality Project Leader in un’azienda farmaceutica».
Il vostro background culturale quanto ha influito sulla scelta di Capri e, una volta raggiunta l’isola, sui luoghi da visitare?
«Il nostro background culturale ha influito notevolmente sulla scelta di Capri, soprattutto per quanto riguarda la nostra passione per la storia. Fin da piccolo (la prima volta che ci sono stato avevo 6 anni) mi raccontavano storie di sirene, viaggiatori, pirati e imperatori romani, ed erano accadute proprio lì, in ambienti che erano cambiati pochissimo da allora, e nella mia fantasia di bimbo mi aspettavo che da un momento all’altro sbucasse fuori qualcuno dei protagonisti delle vicende. Questa cosa ha sempre avuto un certo magnetismo su di me. Anche se l’isola è relativamente piccola, ha una storia ricchissima di eventi dai primi secoli a.C. fino all’altro ieri».
Che cosa vi è piaciuto di più?
«Dirti la Grotta Azzurra può sembrare banale, ma io trovo sia davvero un luogo unico al mondo. Ne ho visti di posti meravigliosi sparsi qua e là, ma la grotta azzurra, non lo so, ti rimane dentro per davvero. E poi il sentiero dei fortini, soprattutto nei punti liberi con vista dalla scogliera. Pazzesco!»

Avete soggiornato in hotel o preferito altre soluzioni?
«Abbiamo soggiornato in hotel».
Avete gustato le specialità locali e, se sì, hai dei luoghi del cuore da suggerire?
«Sì, e ho apprezzato tantissimo in particolare i ravioli capresi. Come luogo del cuore abbiamo il ristorante Gennaro Amitrano a Marina Piccola. Tavolino in veranda, solo noi, questo ha contribuito tantissimo all’atmosfera. E poi un altro ristorantino trovato per caso di cui purtroppo non ricordo il nome, si trovava in una via che partiva dagli scalini della piazzetta e arrivava in un punto panoramico dopo una specie di ‘’galleria’’. Suggestivo».
Tu e tua moglie cosa consigliereste a una coppia di fidanzati ancora indecisi sulla meta da scegliere?
«Consiglieremmo l’isola di Capri perché certi giri in barca, con scenari così diversi ma così interessanti, sorprendenti, romantici, li trovi solo lì; ovviamente consiglieremmo di andare a visitare la grotta azzurra; per poi raggiungere Villa Jovis e restare lì con smartphone in mano a cercare di immaginare gli ambienti della villa (purtroppo i pannelli sono pochi e non chiari); infine andare ad Anacapri e godersi Villa San Michele e il suo giardino. Come accennavo prima, Capri è un’isola piccola, potenzialmente si può girarla interamente a piedi; è per tutte le tasche (certo non è facile dribblare i moltissimi posti turistici), ed offre una varietà di scenari che pochi altri posti al mondo possono vantare. Bisogna gustarsela con calma. E poi ci dovrò tornare perché mi mancano ancora tante cose da vedere».
Arianna Pinton