La storica gioielleria di Capri tra conferme e nuove sfide. E sulla stagione estiva: «È stato un anno di ripresa»
La storia scorre come le pagine di un libro. E La Campanina è sempre qua, nel cuore antico di Capri, dove arte, eleganza e glamour attirano da sempre i turisti provenienti da ogni angolo del mondo. La storica gioielleria caprese, dal 1950 portata avanti dalla passione e dalle visioni della famiglia Federico, è un pezzo pregiato del vero stile caprese. E una dimostrazione si è avuta anche nel corso dell’ultima stagione estiva, quando La Campanina si è confermata una delle gioiellerie più amate in assoluto.
Il gioiello che cambia
Alle redini della gioielleria, oggi, ci sono Roberta e Marcello Federico. Per loro, la stagione che si è conclusa è stata ricca di soddisfazioni. «Abbiamo avuto una clientela di stampo internazionale, con numerosi americani. E abbiamo registrato, così come negli ultimi anni, anche il ritorno della clientela italiana. Siamo contenti» commenta Marcello Federico. La Campanina resterà adesso aperta fino a Natale, per poi chiudere per le ristrutturazioni e gli aggiornamenti di rito del periodo invernale. Le porte della gioielleria verranno, quindi, riaperte poco prima di Pasqua. «Le linee del 2022 saranno ispirate ai principi che hanno guidato la nostra creatività nell’ultimo periodo. Stiamo facendo nuove sperimentazioni, realizzando nuovi disegni e creando un nuovo approccio con la clientela. Nel nostro settore, infatti, i gusti sono un po’ cambiati. Oggi, per esempio, si va alla ricerca di un gioiello che abbia un utilizzo più frequente piuttosto che di un gioiello da indossare pochissime volte. Il segreto, dunque, è quello di abbinare l’esclusività con la possibilità di godere in maniera più frequente di ogni pezzo. Inoltre, dobbiamo anche tenere conto dell’abbigliamento, oggi molto più caratterizzante e che va spesso a invadere gli stili e i campi tipici della gioielleria» spiega Marcello Federico.
Il turismo di Capri
Gioielli a parte, anche Marcello Federico, come il resto degli operatori e i commercianti dell’isola, ha assistito a un vero e proprio boom di presenze turistiche nel corso della stagione 2021. «Per via della pandemia, credo che questo sia un periodo di transizione. Ci sono diversi processi in atto, a volte positivi e a volte negativi. Per esempio, assistiamo a una forma di turismo esclusivo che contrasta un po’ con il turismo di massa. Credo che sia una realtà complicata da gestire. Capri, sia per vocazione che per conformazione, non è, infatti, adatta al turismo di massa. Bisogna dunque trovare una strategia che consenta di gestire in maniera migliore questo dualismo. Per quanto riguarda il commercio in generale, abbiamo vissuto un 2021 sicuramente positivo e di ripresa. Numeri che dovremo confermare il prossimo anno» conclude Marcello Federico.
Stefano Nicolini