C’è un luogo ricco di storia nel cuore di Anacapri che racconta di un’epoca e dei suoi protagonisti: è Il Rosaio, la casa caprese simbolo di Edwin Cerio. Costruita nel 1921, nella contrada Ceselle, poco distante dall’odierna piazza Caprile, la villa è stata il rifugio di artisti, intellettuali e musicisti.
É qui ad Anacapri che lo scrittore scozzese Compton Mackenzie scrisse il suo capolavoro più famoso Sinister Street, prima di trasferirsi, qualche anno più tardi, nella vallata di Cetrella. Per oltre trent’anni – tra il 1948 ed il 1988 – è stata il buen retiro di Graham Greene, autore e sceneggiatore inglese, che vi ha trascorso lunghi periodi, diventando un habitué dell’isola azzurra e cittadino onorario di Anacapri.
E prima ancora Claude Debussy scrisse Les Collines d’Anacapri, dopo aver soggiornato per un breve periodo nella casetta anacaprese, così come nel 1919 Ottorino Respighi vi compose le musiche de La Boutique Fantasque.
Il bel mondo dell’epoca trovava asilo tra le mura del villino con il tetto a cupola in perfetto stile caprese e i roseti del giardino che hanno accolto, tra i tanti ospiti illustri di Anacapri, anche la poetessa Ada Negri, la pittrice Rosina Viva ed il drammaturgo e padre del Futurismo Filippo Tommaso Marinetti.
Adele Fiorentino
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