Secondo la leggenda Augusto fece diventare l’isola Capri un dominio di Roma dopo il ritorno in vita di un albero vecchio e morente
Augusto torna vittorioso dall’Oriente. E allo stesso tempo si lascia travolgere dal fascino senza tempo dell’isola di Capri. È così che la storia della meravigliosa isola campana comincia a intrecciarsi con i destini della civiltà romana e dei suoi primi imperatori. Una storia, quella che unisce Augusto e l’isola azzurra, che, secondo la leggenda, nasce grazie a una vecchia e morente quercia che si trovava sull’isola. Un albero che, al passaggio del figlio adottivo di Giulio Cesare, avrebbe miracolosamente ripreso vita fino a convincere il fondatore dell’impero a far rientrare Capri nei domini diretti della città di Roma.
La quercia di Augusto
Il primo imperatore romano, ormai rimasto senza più nemici, era di ritorno dai domini orientali quando, nel 29 avanti Cristo, sbarcò sull’isola di Capri. Qui Cesare Ottaviano, che ancora non si era dato il titolo di Augusto, vide una vecchissima quercia che, pian piano, cominciò a riprendere vita e a tornare verde e rigogliosa come un tempo. Un segno favorevole, narrato da Svetonio, che convinse Augusto a sottrarre Capri dalla dipendenza di Napoli per farla diventare un dominio di Roma. Si trattò di uno scambio, considerato che alla città di Napoli passò invece la vicina e più grande isola di Ischia.
Augusto a Capri
L’isola campana, dunque, divenne presto uno dei luoghi prediletti da Augusto. La chiamava Apragopolis, cioè città del dolce far niente. Qui l’imperatore fece costruire la sua dimora e anche nuove infrastrutture, decidendo quindi di passarci lunghe e tranquille vacanze lontano dalla vita frenetica di Roma. Una volta morto Augusto, nel 14 dopo Cristo, fu il suo successore, il figlio adottivo Tiberio, a continuare a frequentare l’isola di Capri. Anzi, l’imperatore Tiberio andò addirittura oltre, visto che alla fine, ormai anziano, decise di abbandonare Roma e di trasferirsi direttamente a Capri per ben 11 anni, dove fece costruire numerose residenze tra cui la celebre Villa Jovis, la dimora imperiale che sorge sul monte Tiberio.
Dario Budroni