Villa Jovis

La villa di Tiberio ricostruita digitalmente

La parentesi caprese dell’imperatore romano nella sua residenza sull’isola azzurra in una ricostruzione digitale 

Villa Jovis (dal latino “Villa di Giove”) è una meraviglia dell’architettura, una dimora-fortezza che si staglia a ben 334 metri sul livello del mare arrivando a volgere il proprio sguardo dal Golfo di Napoli e a quello di Salerno. Ma qual era l’aspetto reale di questa villa lussuosa?  Fu la dimora dell’imperatore romano Tiberio, che all’età di 65 anni decise di trasferirvisi in via definitiva, lontano da Roma e da un’amministrazione sempre più cospiratrice e tuttavia non così distante da perdere il controllo del grande impero che amministrava. Oggi la villa è ancora lì . Gli elementi nel corso dei secoli hanno messo alla prova le sue mura ma come il suo inquilino anch’essa ha resistito a tutto questo senza mai piegarsi, arrivando fino a noi in buono stato di conservazione. 

L’imperatore Tiberio e il regno

Nato nel 42 a.C. dalle prime nozze dell’imperatore Augusto, Tiberio fu adottato da quest’ultimo e alla sua morte gli succedette come secondo imperatore romano.  Il suo regno durò dal 14 al 37 d.C. e nel corso di questi anni si adoperò in ogni modo possibile per seguire le orme di Augustoe risanare gli ingenti debiti che affliggevano l’impero. Si limitò quindi a mantenere i confini dell’impero invariati applicando la diplomazia e rinunciando alle campagne di conquista, nonché a portare avanti una politica interna basata sull’austerità. Forse furono proprio questi provvedimenti ad attirargli le antipatie del senato e della corte, dando vita a una serie di complotti che lo costrinsero a trasferirsi sull’isola di Capri. Qui – si narra – che Tiberio fece costruire 12 residenze tra cui la prediletta Villa Jovis e amministrò il regno per altri 11 anni fino alla sua morte, avvenuta nel marzo del 37 d.C.

La vita sull’isola di Capri 

Sembrerebbe un’impresa impossibile quella di amministrare il regno da un’isola, tuttavia Tiberio prese gli accorgimenti necessari. Oltre a portare con sé tutto il personale amministrativo di cui aveva bisogno, si assicurò di poter sempre comunicare con la terraferma con velocità e costanza grazie a efficienti mezzi di comunicazione alternativa. Uno dei più innovativi era il faro di segnalazione sistemato a breve distanza dalla villa e a cui – si pensa – fu applicato sulla parte più alta uno specchio con cui inviare brevi messaggi facendovi riflettere sopra la luce.

Risolto il problema della comunicazione con la terraferma, la villa poteva essere costruita proprio lì vicino. La zona che l’imperatore scelse era sopraelevata e godeva di una visuale d’eccezione sull’isola, sul mare intorno ad essa e sulle terre che le stavano di fronte: era la posizione perfetta per un imperatore. 

Durante la costruzione furono realizzate anche delle grandi cisterne per la raccolta dell’acqua piovana posizionate proprio nel cuore della villa. Questa soluzione servì a sopperire all’assenza di acqua potabile e quella raccolta si poté utilizzare anche per gli impianti termali che l’imperatore fece costruire. Alla fine, e dopo alcuni ampliamenti alla struttura, Villa Jovis si estendeva per ben 7mila metri quadrati, con aree dedicate alla servitù, alle terme, agli ospiti e ai collaboratori e una zona ad uso esclusivo di Tiberio, quella che dava sul patio e sul golfo antistante. 

Gli scavi alla villa e le ricostruzioni 

Sebbene gli scavi che la riportarono all’antico splendore furono condotti nel 1932 dall’archeologo Amedeo Maiuri, la villa fu inizialmente scoperta nel diciottesimo secolo sotto il regno di Carlo di Borbone. L’opera di dissotterramento che seguì durante quell’epoca fu disastrosa: molti manufatti sparirono dal sito e anche diversi pavimenti in marmo furono trafugati per sempre, rendendo l’attento operato successivo di Maiuri un vero e proprio atto di recupero e salvataggio del sito. Se già i resti di questa grande villa suscitano stupore e meraviglia, ancora più affascinanti sono le ricostruzioni di questo sito realizzate dal 1800 in poi. Sono diverse le ricostruzioni della villa effettuate nel corso del tempo. Nel 1800 fu l’architetto tedesco Carl Weichardt a disegnare una prima versione, che tuttavia in seguito fu messa da parte dagli studiosi perché ritenuta troppo elaborata e poco in linea con lo stile delle architetture romane dell’epoca. 

In tempi più moderni, tra le varie ricostruzioni effettuate spiccano quelle che sono riuscite a mantenere una visione più essenziale della villa, come quella realizzata dall’archeologo e architetto francese Jean-Claude Golvin o diverse ricostruzioni virtuali della dimora dell’imperatore. Proprio tra queste spicca quella utilizzata da Alberto Angela durante l’episodio dedicato all’isola di Capri nella sua serie RAI Meraviglie, andata in onda a partire da gennaio 2020. Nell’episodio, Angela ha raccontato anche le origini della villa e le sue antiche funzioni, mostrandola nella forma monumentale in cui si presentava all’epoca dell’Impero Romano. Ecco, quindi, che proprio grazie a queste ricostruzioni le fondamenta rimaste ci possono raccontare la loro storia per intero, facendola rivivere ancora una volta. La struttura della villa era suddivisa in ali: a est, dopo il vestibolo e l’atrio con le quattro colonne in marmo cipollino si trovava il sistema di ambienti e vasche termali alimentate dalle cisterne al centro della costruzione. A sud vicino all’ingresso e lungo tutto il lato si trovavano gli alloggi di guardie e servitù.

Procedendo verso il lato ovest si arrivava agli alloggi dei collaboratori di Tiberio, nonché dei suoi illustri ospiti e dello stesso imperatore che aveva a disposizione anche la zona nord dell’edificio, la più panoramica. La loggia imperiale invece, dedicata agli incontri e al tempo libero, si estendeva sempre ad ovest e comprendeva altri alloggi e stanze. Tra queste mura Tiberio trascorse i suoi ultimi anni in compagnia di astrologi, studiosi e illustri visitatori, continuando ad amministrare il suo impero ma dedicandosi anche al proprio benessere. 

Benedetta Piras

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Credit:
Foto 1-5: Portale web romanoimpero.com

Fonti:
Villa Jovis (Capri), portale di romanoimpero.com
Ricostruzione dal portale web di Jean Claude Golvin
Episodio 9, terza edizione della serie Rai Meraviglie, condotta da Alberto Angela

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