È una delle mete preferite e lungo il tragitto potrete ammirare boutique e ville storiche
L’Arco Naturale è tra le destinazioni capresi più richieste a receptionist e semplici passanti, la più gettonata nonostante il nome sia uno spoiler a tutti gli effetti.
Immaginate un’enorme e antica cavità sotterranea che, per effetto delle frane, si è esposta alla superficie e a tutte le intemperie possibili per secoli e secoli di storia: lo sgretolamento e la pendenza della roccia hanno fatto sì che di quella cavità restassero solo i pilastri e una traversa di circa dodici metri, ovvero l’arco.
Quasi venti, invece, sono i metri d’altezza dal suolo, duecento quelli sopra il livello del mare.
Il colpo d’occhio è mozzafiato, grazie alla vegetazione intorno e allo scintillio del mare attraverso l’arco.

Piú alternative di percorso per un’unica meta
È noto che le cose belle si facciano attendere, per cui una passeggiata di circa venticinque minuti – con qualche salita qua e là – per arrivarci sarà un compromesso accettabile.
Dalla Piazzetta parte una doppia opzione: se siete nel mood explorer imboccate via Longano e la susseguente via Sopramonte, l’immutato centro storico di Capri; se vi sentite glam prendete via Le Botteghe e proseguite sulle vie Fuorlovado e Croce, un percorso costeggiato da boutique dalle vetrine magnetiche.
Fun fact: i capresi, da sempre, si dividono sull’itinerario più comodo per raggiungere le zone alte: via Longano si sviluppa su salite frequenti ma poco impegnative, mentre via Le Botteghe è tutta pianeggiante ma improvvisamente si diverte a sfidare la nostra resistenza con un’unica, lunga e ripida salita.
Pranzo al sacco o in un ristorante tipico
Qualsiasi strada prendiate, comunque, dopo circa dieci minuti vi ritroverete al quadrivio della Croce e lì, per forza di cose, dovrete proseguire per la panoramica e tranquilla via Matermania.
Come? Avete dimenticato il pranzo al sacco? Poco male: un bar e alcuni ristoranti tipici saranno a vostra disposizione per ricaricarvi!

La misteriosa Villa Ferraro
Lungo questa strada, si staglia maestosa sulla sinistra l’ottocentesca Villa Ferraro – dove per amore di Edua Blake, l’affascinante vedova americana che vi abitava, l’ufficiale russo Alex Bachilov si tolse la vita con un colpo di rivoltella – mentre, a destra, ecco la scaletta di via Cercola che, in un’altra occasione, vi porterà alla spettacolare via Tuoro e alla celeberrima via Tragara. Questa volta, infatti, bisognerà proseguire dritto.
Il sospirato Arco Naturale
A questo punto, attenzione al bivio all’altezza di una bella piazzetta adornata da sinuose panchine: dovrete insistere ancora su via Matermania, a sinistra, per quanto l’opzione di destra – via Dentecala – non sia affatto male, dato che vi porterebbe al meraviglioso belvedere Paolo Falco e alla rilassante Piazzetta (o Piana) delle Noci, con le terrazze panoramiche affacciate sul mare. Magari al ritorno potrete pensare a un “fuori programma” da quelle parti!
Una volta che avrete letteralmente attraversato la terrazza del ristorante Le Grottelle, dovrete scendere – e, irrimediabilmente, risalire – poco più di cento gradini per arrivare al vostro, meritatissimo Arco Naturale che, in alternativa, potrete anche ammirare dal mare facendo un’escursione in barca, esperienza che si rivelerà ugualmente indimenticabile.
Arco Naturale, Itinerario 1
Da Piazzetta di Capri a Arco Naturale

Arco Naturale, Itinerario 2
Dalla Piazzetta all’Arco Naturale

Arco Naturale, Itinerario 3
Da Arco Naturale a Pizzolungo

Michele Di Sarno