Un gruppo di residenti capresi si è mobilitato per proteggere uno dei capolavori presenti nella stazione superiore della funicolare di Capri
Lo avrai certamente notato dopo questo lungo percorso in funicolare. Un pezzo di storia dell’isola di Capri che da più di cent’anni collega Marina grande con la celebre Piazzetta. In quel percorso si rimane letteralmente estasiati dalla bellezza della natura isolana, ma oltre al capolavoro offerto dall’ambiente ce n’è un altro che è stato creato dall’artista nella sala d’attesa. Si tratta del disegno ideato da Mario Laboccetta, nato a Napoli nel 1899 ma con un legame profondo con l’isola azzurra. Un incanto simile a quello provato da Ulisse attratto dal canto delle sirene nell’Odissea di Omero. Il mito ripercorre quel famoso episodio ambientato proprio davanti agli scogli di questa terra, ma in quest’opera ci sono riferimenti al santo patrono di San Costanzo, uno degli altri simboli legati alla tradizione locale.
Questo dipinto è come un grande libro aperto al pubblico, che può davvero navigare tra i colori e i racconti leggendari dell’isola. Si tratta di un omaggio alla storia e al vissuto dei capresi. Un sentimento che a quanto parte si sa deteriorando nel tempo come emerso in una petizione che chiede maggiore attenzione su questo affresco.
«Purtroppo questo capolavoro si sta sempre più degradando e rovinando – si legge nel testo – perdendo la nitidezza dei disegni e dei colori, esposto all’incuria e all’inciviltà di migliaia di viaggiatori frettolosi e distratti. Ragion per cui noi cittadini chiediamo che nel periodo di manutenzione della funicolare venga effettuata un’opera di restauro e posto un pannello in plexiglass per proteggerlo». Oltre a questo lavoro minuziosi questo gruppo di persone che ha pubblicato la nota chiede che venga ricordata la figura di Laboccetta, inserendo una mattonella in ceramica dove venga indicato il nome dell’autore e la data dell’opera. Per contribuire a questo intervento si può si può firmare questa petizione dirigendosi all’edicola di Michele in via Acquaviva oppure verso librerie La Conchiglia di Capri ed Anacapri.
Riccardo Lo Re