Il presidente di Conai, main partner di Isola di Capri Green Destination, il progetto presentato ieri in Certosa firmato dal consorzio caprese e SDA Bocconi
Natura, storia, cultura, atmosfera. A suo modo, ciascuno di questi elementi concorre a rendere l’isola di Capri un patrimonio non certo replicabile altrove. Ma ora questo esclusivo territorio che troneggia nelle acque del Golfo può diventare il laboratorio privilegiato per un innovativo modello di economia circolare eco-compatibile che può indicare ad altri la via da seguire. È un’opportunità da non perdere secondo Luca Ruini, presidente di Conai, il Consorzio Nazionale Imballaggi che a breve pubblicherà le linee guida per una gestione sempre più sostenibile delle raccolte differenziate nelle isole minori. «Capri sarà il primo test su cui verranno attuate le pratiche virtuose» – garantisce Ruini – «e il nostro impegno riguarderà non solo la fase progettuale, ma anche la comunicazione e la sensibilizzazione delle utenze sia domestiche sia commerciali.»
L’adeguata diffusione del buon esempio rappresentato dall’isola campana sarebbe, poi, assicurata dalla capillare presenza sul territorio nazionale del sistema consortile a cui aderiscono circa 760 mila imprese produttrici e utilizzatrici di imballaggi. Un settore che movimenta montagne di materiale: solo nel 2020 in Italia è stato avviato a riciclo il 73% dei rifiuti di imballaggio, più di 9 milioni di tonnellate sui 13,1 immessi al consumo. Numeri in crescita se consideriamo che, rispetto ai quantitativi del 2019, è stato registrato un incremento del 3,3%.
«Conai» – sottolinea il presidente del Consorzio – «da oltre venti anni è impegnato a sostenere lo sviluppo quali-quantitativo delle raccolte differenziate degli imballaggi in collaborazione con Anci, soprattutto in quei territori ancora in ritardo rispetto agli obiettivi imposti dalla normativa europea e nazionale. Sosteniamo le Regioni, gli Ato (Ambiti Territoriali Ottimali) e i comuni con piani industriali di gestione dei rifiuti anche attraverso startup, comunicazione e tracciabilità dei rifiuti oggetto della raccolta differenziata, utilizzando gli strumenti richiamati nell’accordo Anci-Conai.»
Queste complesse fasi procedurali verranno analizzate anche nel corso della prima “Conai Academy Week – Questione di etichetta”, un ciclo di webinar di Q&A dedicati al tema dell’etichettatura ambientale degli imballaggi, in programma dal 27 settembre al primo ottobre. Una call che consente alle aziende di presentare casi di successo e best practices.
Il progetto Capri Circolare ha ovviamente un più vasto respiro. «Il nostro obiettivo» – spiega Ruini – «è quello di, da una parte rendere l’isola più autonoma possibile nella gestione dei rifiuti, attraverso una raccolta differenziata più spinta, dall’altra il progetto ci permetterà di verificare l’efficacia degli strumenti individuati nelle linee guida Conai per le isole minori.» Con questa “radiografia” degli attuali processi, si punta ad individuare le aree di miglioramento del sistema di gestione dei trasporti dei rifiuti negli impianti verso la terraferma e della logistica attualmente in uso nei due comuni dell’isola.
Marco Molino