Luigi Esposito

Luigi Esposito: alla ricerca delle piante endemiche

L’esperta guida ambientale escursionistica racconta la passione e lo studio dietro i suoi ritrovamenti di piante presenti solo sull’isola di Capri (o quasi)

Quando si dice che l’isola di Capri è unica, bisogna crederci: oltre alle grotte, alle insenature, agli scorci e alle opere dell’uomo in suo onore, anche la flora dell’isola si lascia rappresentare da varietà che si trovano pressoché solo qui. Luigi Esposito, storica guida ambientale isolana fin dal 1996, ha profuso impegno nell’individuarle e, finalmente, fotografarle.

L’intuizione grazie a un libro 

«Per il mio lavoro» – spiega Luigi Esposito – «ho studiato su tanti testi riguardanti le piante: in alcuni casi, ho impiegato anche anni per ritrovarle sul territorio». Un compendio della flora presente sull’isola – «o poco oltre, dato il legame geologico tra l’isola di Capri e la Penisola Sorrentina», precisa – si può trovare sul piccolo libro Capri in Fiore scritto da Tullia Rizzotti. Di fronte a questo titolo, Luigi Esposito ha notato un fatto curioso: «Mi sono accorto che alcune delle piante citate nel libro erano accompagnate da un’illustrazione e non da una fotografia: così, ho iniziato a cercarle.»

Dalle piante endemiche…

Tra le ultime piante riscoperte, per esempio, c’è la Globularia Napoletana, «individuata nel 1922 e la cui presenza sull’isola di Capri era confermata solo tramite passaparola e mai documentata: l’ho ritrovata recentemente.» Dove? Guai, a chiedere a Luigi Esposito di rivelare i punti in cui ci si può imbattere in queste piante, «perché sono protette dalla legge regionale n.40 del 26 novembre 1994, come pure lo è l’Asperula Crassifolia, o Stellina di Capri: questa è una pianta piccolissima, è stato difficile distinguerla.»

Quando si parla di ritrovamenti, non si pensi certo a vaste estensioni. «Si tratta di due o tre piante nell’arco di venti o cinquanta metri. Bisogna essere fortunati a trovarle nel periodo in cui sono in fiore e, soprattutto, non mangiate dalle capre!», sottolinea Esposito. 

Un’altra pianta endemica dell’isola di Capri e che, un tempo, era anche presente su Ischia ma non se ne hanno più testimonianze è la Kochia Saxicola, recentemente ritrovata anche a Palinuro. «Una volta andai all’Orto Botanico per farmi dire il luogo in cui potessi ritrovarla sull’isola ma, ovviamente, non mi venne rivelato: la trovai e la fotografai grazie a un amico. Un’altra pianta che ho ritrovato e fotografato è la vera Blu di Capri, cioè la Lithodora rosmarinifolia e non l’Echium, come si credeva e che invece è originaria delle Canarie.»

…a quelle commestibili 

Un’altra passione motivo di lunghe ricerche per Luigi Esposito sono le piante commestibili presenti sull’isola di Capri, tra cui la Kundmannia Sicula. «Ho impiegato anni per ritrovarne il nome scientifico. Nella zona di Anacapri è conosciuta come ‘e perenigli, e veniva usata nella minestra maritata, che è un piatto poverissimo realizzato con gli scarti del maiale, insieme ad erbe spontanee, tra cui questa che è una via di mezzo tra il prezzemolo e il sedano» – racconta la guida caprese – «l’ho ritrovata grazie all’aiuto dei membri anziani dell’associazione Amici di Cetrella. L’ho individuata anche due anni fa, dopo tanto tempo, sul sentiero delle Sirenuse che percorrevo per lavoro: curiosamente, nonostante il nome, in Sicilia pare non esservene traccia, neanche chiedendo a un botanico». La ricerca di Luigi Esposito non si ferma neanche d’inverno: «mi piace raccogliere e mangiare il tarassaco, la borragine, la bieta spontanea, il finocchio di mare, il germoglio di rovo e il macerone che, sebbene sia una pianta infestante, veniva consumata dai romani.»

Il prossimo obiettivo 

C’è una pianta endemica dell’isola di Capri e della Penisola Sorrentina ancora da depennare dalla lista di Luigi. «È la Seseli polyphyllum, che viene citata su una delle mattonelle che si possono trovare lungo il Sentiero dei Fortini non l’ho ancora individuata, ma sarà la prossima.» Non ci resta che aspettare!

Michele Di Sarno

Credit: Luigi Esposito