Nonna Tittina Pizzi e Merletti

Nonna Tittina, la Chanel dei bambini

Nella bottega Pizzi e Merletti Battistina Mariniello confeziona abiti artigianali con pizzo ai ferri e bambole di pezza come manichini

C’è un’isola autentica che non si arrende a paillettes e lustrini, e che resiste alle lusinghe delle griffe. Ad Anacapri, nel più piccolo laboratorio tessile del mondo, dal 1998 nonna Tittina combatte le ultime mode a colpi di gomitoli, ferri e uncinetti.

Nella bottega Pizzi e Merletti, in via Giuseppe Orlandi, Battistina Mariniello continua a fermare il tempo e a confezionare, con le proprie mani, abiti per bambini con piquet bianco, millerighe, cotone stampato, pizzo Sangallo, mussola in lana e lino bianco.

Un viaggio nel mito dell’isola di Capri: dalla caratteristica vetrina con le immancabili impronte lasciate dai più piccoli alle suggestive bambole di pezza che ogni giorno, con un coup de théâtre, accolgono i turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Tutto parta dalla beneficenza

«All’età di sessant’anni ho deciso di rimettere in gioco la mia vita e aprire una piccola attività per realizzare un’iniziativa benefica, spedendo all’estero i vestiti artigianali per i bambini più bisognosi. Non ero una sarta di professione all’epoca, ma avevo una grande passione per il cucito. Nel 2018 ho festeggiato i miei primi venti anni di attività, organizzando una sfilata in piazza Diaz con le mie creazioni. Non mi sono mai fermata in questi anni, mettendo in produzione anche le bambole di pezza che utilizzo come manichini e, durante la recente pandemia, le mascherine.»

Oggi nonna Tittina ha 83 anni, ha allevato quattro figli e ha vestito generazioni di isolani, tanto da essere stata ribattezzata da una rivista giapponese la Chanel dei bambini.

«Ho iniziato a lavorare sin da piccola. Negli anni Sessanta avevo una boutique ad Anacapri, nei pressi dell’attuale hotel Capri Palace, lavoravo con i telai e avevo tessuti unici, che recuperavo perfino all’estero. Ora mi dedico principalmente al pizzo ai ferri. I miei lavori sono particolarmente apprezzati da turisti americani e arabi. Le richieste più numerose riguardano gli abitini di Sangallo per bambine e le camicie di lino per bambini, rigorosamente con le iniziali ricamate a mano. E non mancano mai i nomi degli yacht e le iniziali dei proprietari su asciugamani di lino pregiatissimo.» 

Gli ordini su misura 

Tanti i clienti famosi – come la famiglia di Luca Cordero di Montezemolo, gli ambasciatori e le principesse arabe – immortalati nella sua bottega che affaccia in pieno centro storico.

«Ricevo lettere e biglietti di ringraziamento da ogni parte del mondo. Conservo le foto sulle pareti dell’atelier per ricordare quei bambini che, nel corso degli anni, ho visto crescere e che considero ormai miei nipoti. I clienti mi chiedono da anni di aprire un sito eCommerce e una vetrina sui social media per seguirmi a distanza. Per ora ho fatto una sola eccezione, aprendo la pagina Instagram di Pizzi e Merletti. Mi contattano soprattutto via mail per confezionare vestitini su misura, copertine ricamate, cappellini romantici realizzati a uncinetto, accessori e mascherine personalizzate. La spedizione avviene per posta e lascio a tutti la possibilità di valutare e misurare le mie creazioni e poi con calma pagare solo se soddisfatti.»

I must have di Nonna Tittina

Per realizzare un vestito battesimale, completo di cuffiette e scarpine in tessuto abbinato, le occorrono quattro settimane, mentre per una mantellina impiega fino a due giorni di lavoro. Tra i suoi capi must have, immancabili la mantella magica e l’abito Paola: una precisa architettura sartoriale con balze che, grazie a un semplice nastrino colorato inserito nel pizzo, permette al vestito di allargarsi e stringersi all’occorrenza.

«La mantella nasconde un ingegnoso sistema che permette di indossare il capo a tutte le età, a partire da due anni. L’abito Paola, invece, è un vestito con due comode tasche e due larghe bretelle che reggono la stoffa. Man mano che la bambina cresce, le bretelle si allungano fino a togliersi definitivamente, trasformando l’abito in una gonna o un top. Il nome del modello è un omaggio ad una mia amica milanese che aveva ideato questo camicione, poi rielaborato per i bambini.»

 
Tittina Mariniello non ha mai smesso di sognare a occhi aperti e, partendo dal sorriso dei suoi nipotini, oggi ha ispirato un nuovo ambizioso progetto che sarà realizzato ad Anacapri: una casa di riposo per anziani, proprio in quella piazza dove ha vissuto da bambina con i genitori e i suoi undici fratelli e sorelle, lasciando per sempre le sue piccole impronte sui vetri delle finestre e nel cuore degli isolani.

Antonello De Nicola

Credit: Costantino Esposito