convegno grotte capri

Obiettivo? Una carta archeologica per Capri

È lo scopo del convegno internazionale dedicato alle grotte isolane tra Preistoria, età classica e Medioevo inserito nel progetto Masgaba

Un convegno internazionale per redigere una carta archeologica come base indispensabile per la conoscenza, la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico dell’isola di Capri. L’evento, organizzato e promosso dall’associazione Apragopolis, rientra nel piano quinquennale Masgaba, finanziato e patrocinato dai comuni di Capri e Anacapri, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli e con la collaborazione del Cnr-Ispc di Roma.

Il progetto

«Al fine di promuovere la conoscenza delle diverse fasi di studio e mettere a confronto in un pubblico dibattito i dati emersi» – spiegano da Apragopolis – «l’associazione ha organizzato alcuni convegni nell’arco dei cinque anni di progetto. Il primo è stato dedicato alla ricerca archeologica in età borbonica attraverso la documentazione d’archivio e si è proposto di porre al centro dell’attenzione le indagini di scavo che si realizzarono a Capri, mettendole in relazione con altri siti delle province più importanti del Regno, vale a dire la Provincia di Napoli e la Provincia di Terra di Lavoro. Per il 2021 si è scelto di promuovere una seconda occasione di incontro, mediante l’organizzazione del secondo convegno intitolato Le grotte tra Preistoria, età classica e Medioevo: Capri, la Campania, il Mediterraneo. L’attenzione si sposta così su un altro tema di studio ben rappresentato a Capri, ma meritevole di indagine anche a livello generale e regionale: il vivere in grotta nella sua dimensione pratica, quotidiana e utilitaria oppure simbolica e ritualizzata.»

Il convegno

Dopo la presentazione degli atti del convegno del 2019, tenutasi lo scorso agosto con l’appuntamento Conversazione su Archeologie Borboniche, Apragopolis torna con una tre giorni incentrati su un’analisi interdisciplinare con la partecipazione di archeologi, storici e storici dell’arte, per favorire la possibilità di condurre «un’indagine in diacronia, che metta a confronto le diverse funzioni o i mutevoli significati assunti dallo spazio della grotta nelle diverse epoche storiche. Anche in questo secondo incontro di studi, l’indagine sulle antichità capresi» – dicono da Apragopolis – «non potrà prescindere dal confronto con altri siti campani nei diversi periodi storici. Così nel convegno si darà ampio spazio a interventi sia di carattere generale sia incentrati su particolari casi studio.» Il comitato scientifico sarà composto da Teresa Elena Cinquantaquattro, Luigi La Rocca, Paolo Giulierini, Paola Aurino, Marco Pacciarelli, Antonio Salerno, Emanuele Greco, Carlo Rescigno, Francesco D’Andria, Claude Pouzadoux, Eugenio La Rocca, Carlo Ebanista. A fare da corollario al convegno una serie di eventi dedicati alla scoperta dell’isola di Capri, partendo dalla Grotta di Matermania.

Augusto Cattaneo