Villa Lysis

Racconti d’Africa, la mostra fotografica a Villa Lysis

Dopo aver girato per le principali città italiane ed europee, l’esposizione di Piero Cannizzaro a cura di Bruno Flavio passerà per l’isola di Capri 

L’immagine è una rappresentazione visiva autentica della realtà che ci circonda. Un filtro legato al nostro sguardo e alla capacità di interpretare il presente e riflettere così sul futuro. Racconti dAfrica di Piero Cannizzaro, che sarà inaugurata l’11 luglio alle ore 19 a Villa Lysis, è una mostra che raccoglie i frammenti di un lungo viaggio del suo autore. Un racconto a tappe raffigurate dai suoi scatti realizzati in occasione delle riprese del documentario Storie dAfrica, prodotto dalla Cooperazione Internazionale e dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in collaborazione con l’OIM. Cinema e fotografia sono legate insieme da tre nazioni: il Senegal, la Costa d’Avorio e la Guinea. Una terra, questa porzione d’Africa, che si è distinta per i flussi di storie in cerca di speranza. L’emigrazione è un tema che ha riguardato e riguarda tuttora migliaia di persone, molto spesso compresse in un numero asettico ed emotivamente nullo.

«Le foto di questa mostra le ho scattate nelle pause delle riprese» – afferma l’autore – «Non è stato facile: da regista dovevo gestire la telecamera e il suono, non potevo portare con me anche una macchina fotografica vera e propria. Mi è venuta incontro la tecnologia dei nuovi cellulari ed ho usato il mio per cogliere l’attimo. Sono emozioni che ancora provo. Chiedo permesso, tiro la tenda di una capanna, trovo una donna bellissima che sta facendo il fuoco, c’è contrasto tra il fuoco e la donna, una luce che veniva da dietro… scatto».

L’Africa descritta da Cannizzaro non è mai superficiale. Non lo è mai stato per i numeri progetti e documentari realizzati per svariate emittenti televisive europee girando in lungo e il largo il mondo intero. Qualunque sia stata l’occasione, ha sempre cercato di cogliere anche la più piccola imperfezione di una società, illuminandola con la sua telecamera e avvolgendola con l’identità di quel Paese, tra cibo, musica e tematiche legate allo stile di vita di quel territorio. Racconti d’Africa mostra le sue due chiavi di lettura che vanno a completare un quadro che sa creare empatia con lo spettatore. Guardando la selezione degli scatti si noterà la bellezza di particolari foto, dalla presenza di donne e uomini immortalanti nel momento ideale per un fotografo, quando si coglie la forza di uno sguardo o di un’espressione, o l’eleganza di certe posture, dagli abiti a contrasti con i vari colori. «Con le foto ho voluto dare un volto a chi generalmente vediamo come massa indistinta sui barconi, in apparenza senza identità e dignità», continua l’autore. Nel caso del documentario si è cercato di approfondire delle storie che riguardano alcuni migranti verso l’Europa. Per alcuni si è trattato di un tentativo a vuoto, ma ci sono stati casi di individui che hanno scelto di tornare dopo un periodo nel vecchio continente. Questi racconti emergono con assoluta naturalezza, ed è ciò che si potrà vedere di persona visitando Villa Lysis a partire dal mese di luglio.

Riccardo Lo Re