Villa lysis Capri - Jacques Fersen

Villa Lysis, dall’8 aprile riapre al pubblico

La città di Capri ha annunciato la riapertura ufficiale della dimora all’epoca di proprietà di Jacques Fersen. L’ingresso a partire dalle 10 fino alle 19

Habemus data: 8 aprile. Villa Lysis sta finalmente per riaprire aspettando l’arrivo dei primi turisti nel corso di questa stagione. La città caprese nel comunicare la notizia ha inoltre offerto alcune informazioni importanti per il pubblico che desidererà visitarla. Per accedervi bisognerà acquistare il biglietto d’ingresso di 1,50 euro, disponibile direttamente  sul sito ufficiale di Capri Cultura e Turismo, con l’unica eccezione dei residenti e dei minori di 12 anni per i quali l’ingresso, dalle 10 alle 19, è completamente gratuito. Insomma, non ci sono davvero scuse per prendere il traghetto e dirigersi verso uno dei monumenti storici dell’isola, all’epoca dimora di Jacques d’Adelswärd-Fersen che scelse di costruirla attorno agli inizi del Novecento.

La storia

L’isola di Capri non ha mai nascosto il suo fascino di fronte agli ultimi grandi intellettuali. Artisti, scrittori, nobili e viandanti da ogni dove avevano trovato un approdo sicuro per lasciarsi tutto alle spalle. Lo stesso era accaduto al Barone che decise che questa dovesse essere il suo buen retiro. Jacques d’Adelswärd-Fersen era per altro un personaggio discusso durante il suo periodo. E il motivo fu ricondotto a uno scandalo che lo coinvolse attorno al 1903. Non una buona immagine viste le sue origini nobiliari, essendo discendente di Hans Axel von Fersen. Ma nonostante avesse ereditato una delle aziende più prolifiche nel campo dell’acciaio, la carriera non era parte dei suoi interessi. La sua ricchezza, il suo prestigio erano comunque piuttosto contesi in quel periodo, ma quei fatti che cominciavano a gravare sul suo nome a tal punto da essere condannato per oltraggio alla pubblica morale e corruzione di minorenni. 

Villa lysis Capri - Jacques Fersen

La villa

Da qui si aprì un nuovo capitolo, che portò il Barone – poi nominandosi Conte – dritto verso la terra delle sirene. In quell’occasione affidò al francese Edouard Chimot, storico architetto, la costruzione della casa così come noi la conosciamo. Una dimora che all’inizio prendeva il nome di La Gloriette, ma che dopo il disappunto di Fersen venne sostituito in Villa Lysis, un edificio che colpisce per il suo stile neoclassico e la sua continua ricerca d’ispirazione in modo da diventare un oggetto unico come lo è quest’isola. Un ampio parco circonda la casa diffondendo il piacere di stare sempre a contatto con la natura. E una volta entrati, si potrà davvero comprendere la sua specificità sotto l’aspetto architettonico: tre piani con terrazze maestose volte verso mare e delle stanze di assoluta eleganza realizzate utilizzando materiali raffinati come il marmo ed elementi caratteristici come le colonne che mantengono in piedi l’intera struttura. “Amori et dolori sacrum”, si legge davanti all’ingresso. Un invito che vale da solo il prezzo di questo piccolo viaggio nella storia.

Riccardo Lo Re 

Credits: Costantino Esposito