S1 Project Spyder

S1 Project Spyder, l’auto dei sogni

Durante la serata di gala di LuisaViaRoma x UNICEF la nota casa costruttrice Ares Modena ha venduto per 1,2 milioni di euro un’auto in edizione limitata

Un modello unico, per una serata altrettanto unica. Sull’isola di Capri qualche giorno fa c’è stato uno degli eventi più esclusivi della stagione estiva. LuisaViaRoma x UNICEF è ormai una costante, ma non si può dire lo stesso delle variabili che ogni anno si presentano ai nostri occhi. Ospiti illustri, uno spettacolo da togliere il fiato grazie all’esibizione di Jennifer Lopez e una serie di oggetti in edizione limitata messi all’asta per sostenere le iniziative del fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia. Tra i grandi protagonisti di questa settimana è emersa la supercar S1 Project Spyder, progettata dall’azienda emiliana ARES Modena. Un’auto dal design elegante caratterizzato dall’assenza di parabrezza e tetto. Il modello “one-off” è stato venduto per 1,2 milioni di euro nel corso del gala di beneficenza. Un prezzo che rispecchia il valore di un esemplare creato appositamente per questo evento.

Le caratteristiche dell’auto

Della S1 Project Spyder spicca la raffinata carrozzeria in fibra di carbonio che sembra scorrere fino a entrare all’interno dell’abitacolo. Ciò che caratterizza un prodotto ARES Modena sono però i dettagli, realizzati a mano su misura come si vede nella scelta degli interni rifiniti con i pellami più pregiati. L’eleganza non deve conoscere freni, così come l’esperienza di guida senza filtri che il fortunato proverà nel corso del proprio viaggio. Questo grazie a due deflettori aerodinamici, che dalla carrozzeria spostano il flusso d’aria sopra le teste dei passeggeri, verso le prese d’aria che si trovano dietro i poggiatesta.

«Siamo incredibilmente lieti di dare ancora una volta il nostro sostegno a un ente benefico così importante come UNICEF» – afferma il CEO e co-fondatore di ARES Modena Dany Bahar – «Sono felice che il modello “one-off” della nostra Supercar S1 Project Spyder abbia attirato una tale attenzione a livello globale, ciò significa che ora non solo siamo in grado di donare un importo significativo a UNICEF, ma possiamo anche aiutarli a continuare il loro prezioso lavoro in tutto il mondo».

Francesco Tivoli