Il numero uno di Oikos Claudio Balestri e la sua visione green per l’isola di Capri
«Comprendere tutti insieme la necessità di uno sviluppo sostenibile per poter lavorare in una logica di rete. La consapevolezza condivisa dei problemi è la precondizione per ottenere grandi risultati», spiega Claudio Balestri, presidente di Oikos, azienda specializzata nella produzione di pitture ecologiche per interni ed esterni, che partecipa al progetto Capri Circolare, portando in dote un’esperienza imprenditoriale votata al rispetto dell’ambiente e della salute.
La premessa per il successo di un progetto di economia circolare è dunque il coinvolgimento di tutte le realtà imprenditoriali del territorio, grandi o piccole che siano, e dei cittadini. «Ognuno può dare il proprio contributo che acquisterà maggior valore se inserito in un progetto complessivo» – dice Balestri – «Primo passo è quello di spronare gli imprenditori e gli attori del ciclo produttivo e dei servizi a fare la loro parte in un’ottica di sistema. Ogni contributo è importante. Dal grande albergo, che può gestire in modo controllato lo smaltimento dei rifiuti, al tassista che può adoperarsi per ridurre l’inquinamento atmosferico utilizzando un’auto elettrica (in questo caso dobbiamo contestualmente assicurare a lui ed ai suoi colleghi la presenza delle necessarie colonnine per la ricarica).»

Oikos produce dal 1984 pitture realizzate con ingredienti naturali. Nei giorni scorsi ha inaugurato all’interno di un’oasi naturalistica di 130 mila metri quadrati nelle Marche – un vero giardino a picco sul mare Adriatico – una mostra d’arte contemporanea dedicata ai problemi dell’ambiente. Come si innesta questa attività, pure divulgativa, nel discorso dell’economia circolare? «Facciamo l’esempio di un hotel» – precisa Balestri – «che utilizza questo tipo di vernici non cancerogene per i suoi ambienti. I clienti avranno l’opportunità di soggiornare in stanze in cui si respira aria più pulita. E consentire alle persone di godere la propria vacanza in una salubre atmosfera, è già un tassello importante in una visione green dell’isola di Capri, consacrata all’accoglienza.»
Gestire il circuito delle buone prassi è possibile, anche in materia di recupero e riuso, a patto che sia davvero assimilata la cultura della sostenibilità ambientale dai privati e dalle istituzioni. «Queste ultime» – conclude il presidente di Oikos – «dovrebbero essere partecipi e anzi promotrici di progetti di rete. È già una buona cosa se le amministrazioni non rallentano le iniziative virtuose da sviluppare con la più ampia condivisione.»
Marco Molino