Chiesa di San Michele alla Croce Capri

Le chiese di Tiberio

Piccoli gioielli dell’architettura isolana, raccontano storie di devozione e tradizione

Le chiese isolane sono edifici di culto ricchi di storia costruiti in diverse epoche. Tra queste vi sono i luoghi dell’anima degli isolani, soprattutto dei tiberiani, i residenti delle zone alte dell’isola di Capri, che si raccolgono in preghiera nelle due cappelle del quartiere dedicate a San Michele Arcangelo e a Santa Maria del Soccorso. 

Alla Croce 

Nasce ai piedi della collina di Cesina in un giardino lussureggiante: la chiesa della Croce è un piccolo gioiello dove ogni domenica mattina viene celebrata la messa per gli abitanti del quartiere. Vi si accede tramite un protiro ad arco unico – una sorta di anticamera tra il portone esterno e l’entrata interna della chiesa – voluto dal conte Giacomo Arcucci che, nella metà del Trecento, fondò la Certosa di San Giacomo. La parte originaria del complesso risate al XII secolo: inizialmente fu dedicata a Santa Maria del Rifugio e poi, dopo essere stata ampliata, nella seconda metà del Quattrocento prese il nome di Santa Maria della Misericordia. Durante l’occupazione inglese di inizio Ottocento fu utilizzata come deposito di polvere da sparo e passò al culto di San Michele Arcangelo, al quale è dedicata tutt’oggi. All’esterno della piccola chiesetta troverete uno stand con libri usati che potete prendere e portar via con voi o leggere su una delle panchine del giardino per un momento di puro relax.  

Chiesa di S. Michele alla Croce, Capri

Ai piedi di Monte Tiberio

La chiesa di Santa Maria del Soccorso è situata, invece, all’interno degli scavi archeologici di Villa Jovis sulla cima di Monte Tiberio. Una piccola cappella costruita intorno al 1600 con uno stile lineare ed il tipico tetto a volta come quello delle case capresi tanto amato da Cerio. Essenziale è anche l’interno: un altare maggiore con un dipinto della Vergine, un confessionale ed una piccola sagrestia dove un tempo viveva il custode che si occupava di accogliere i forestieri con un bicchiere di vino rosso locale. Nel cortile della chiesa trova posto uno dei simboli più amati dagli isolani: la statua della Madonna che fin dal 1901 domina e protegge l’isola. Installata nel 1901 per volere del conte di Caserta, il busto fu distrutto da un fulmine nel 1977 e sostituito due anni più tardi con una stele in bronzo realizzata da Alfiero Nena arrivata su Monte Tiberio in elicottero, dopo essere stata benedetta a Roma da Papa Giovanni Paolo II. Guarda il video.

Statua S. Maria del Soccorso Capri

La sagra 

È qui che ogni sera del 7 settembre si tengono i festeggiamenti in onore della Vergine con le celebrazioni nella piccola chiesa e la tradizionale Piedigrotta Tiberiana, la sagra che offre ai visitatori specialità culinarie tipiche, come le maruzze – ovvero lumache cucinate con aglio, olio e pomodoro – e buon vino rosso locale. Usanza vuole che i fidanzati prossimi a sposarsi si rechino in pellegrinaggio ai piedi della statua con lumi e torce accese per mantenere viva la fiamma dell’amore. 

Augusto Cattaneo

Credit: Costantino Esposito