Un convegno su Amedeo Maiuri a 90 anni dallo scavo di Villa Jovis

Appuntamento il 28 ottobre alla a Sala Pollio di Capri per ripercorrere la storia di questa straordinaria figura 

Il 28 ottobre nella Sala Pollio di Capri si terrà un appuntamento importante per chi desidera per un attimo ripercorrere il passato dell’isola. Un incontro dove il mito si presenta grazie anche ad alcune figure del nostro tempo. “Amedeo Maiuri: l’archeologia e il paesaggio storico del golfo di Napoli. Giornata di Studi a 90 anni dallo scavo di Villa Jovis” è un’iniziativa che rientra nell’ambito degli eventi promossi dal Comune di Capri per il centenario del Convegno “del paesaggio” (1922 – 2022). Una giornata di studio e di confronto con alcune personalità di spicco della cultura del nostro Paese. Tra i vari interventi ci saranno infatti la segretaria regionale MiC per la Campania Teresa Elena Cinquantaquattro, la direttrice regionale dei musei Campania Marta Ragozzino, e da qui si cercherà di ripercorrere le gesta di uno dei più grandi archeologi italiani, Amedeo Maiuri.

L’evento

È merito suo se noi oggi possiamo ammirare un pezzo di storia romana. Un frammento che non si può solo collocare nello spazio ma che rientra nelle pagine che riguardano le gesta di uno degli imperatori romani. Tiberio si era infatti stufato delle dinamiche legate alla vita nella corte imperiale capitolina, e allora decise di trasferirsi sull’isola di Capri, dove ordinò di costruire numerose ville come questa. Di Villa Jovis non c’era però traccia fino a quando Amedeo Maiuri, originario di Veroli (vicino a Frosinone) riuscì a trovare il luogo esatto dove era stata costruita. 

L’archeologo instaurò un legame molto speciale con Capri, non solo per il fascino del mito dell’isola ma anche per una storia che aveva voglia di essere scoperta. Solo poche aree possono vantare una storia millenaria, e il contributo di Maiuri fu fondamentale per restauro di costruzioni antiche e la presenza dei resti di Villa Jovis pronti per essere mostrati ai turisti da tutto il mondo. Grazie all’associazione Apragopolis si potrà conoscere ancora più nel dettaglio la sua storia che inevitabilmente ha inciso sullo sviluppo di tutta la Campania. 

Riccardo Lo Re