Una “scorciatoia” con vista tra le dimore storiche per raggiungere la spiaggia di Marina Piccola
Via Mulo è uno di quei luoghi pieni di fascino che non t’aspetti. Una stradina panoramica – che comincia quasi in sordina – dove si intrecciano la storia e la natura dell’isola delle sirene. La passeggiata parte dalla centralissima via Roma. Lasciata alle spalle la piazzetta con i suoi bar colorati e l’allegro chiacchiericcio, vi troverete ben presto in piazzale Europa, pochi passi più avanti, sulla destra, una piccola scalinata vi condurrà ad un arco in muratura che segna l’inizio della viuzza che vi porterà fino allo Scoglio delle Sirene. Tra alberi ad alto fusto, fiori colorati e lussuose residenze estive, il primo tratto si compie agevolmente e sarete già a metà strada: alzate gli occhi, è qui che inizia lo spettacolo. La baia di Marina Piccola e i Faraglioni si mostreranno davanti a voi in tutta la loro straordinaria bellezza. Scalino dopo scalino – dopo aver superato più di una volta la strada carrozzabile che collega il cuore del comune di Capri con il versante sud dell’isola – in meno di dieci minuti scorgerete la spiaggia.
A piedi nella storia
Passato e natura sono le caratteristiche principali che si intersecano lungo via Mulo, dove sorgono anche alcune delle residenze storiche più belle di Capri. A cominciare da Villa Pierina che, dopo Villa Behring e Villa Blaesus, divenne il buen retiro di Maksim Gorkij fino al 1913. In questa dimora circondata da un lussureggiante giardino, l’esule russo, in compagnia di Maria Fyodorovna Andreyeva e del pappagallo Pepito, visse circa due anni – dal febbraio del 1911 fino all’amnistia del governo imperiale russo – accogliendo gli amici lontani dalla madre patria. Leonid Andreev, Aleksej A. Zolotarev, Akim Volinskij e Ivan Bunin furono spesso tra questi, seguendo Lenin e Bogdanov che sbarcarono sull’isola agli inizi del Novecento.
Da Gracie Fields a Kronberg
Una volta compiuto l’ultimo tratto di scale, manca pochissimo alla meta. Raggiunta la piazzetta dedicata al principe della risata, Antonio De Curtis, se alzate gli occhi verso il costone roccioso dirimpettaio dei Faraglioni, noterete una villa incastonata nella roccia: si tratta di Villa Julmira. La storia di questa dimora si incrocia con quella degli esuli di Villa Pierina. Ernesto Kronberg arriva a Capri nel 1913, si innamora di Tsera Solovieck, una giovane russa di appena 16 anni, condannata all’esilio a vita assieme alla sorella Assia. Da questa unione tra lo scenografo nato in Svezia nel 1888 e la rivoluzionaria nacquero due figlie, Mira e Juli, è a loro che Kronberg volle dedicare questo gioiello dell’architettura con le terrazze a picco sul mare.
Augusto Cattaneo
Credit: Costantino Esposito